Addio ad Armando, panaté e poeta
È mancato il giorno di Natale, a 93 anni, nella casa di riposo Wild di Piasco, dove era ospite da qualche tempo, l’estroso Giorgio Armando. Figlio di panettieri di Borgo San Dalmazzo, fu lui stesso panaté per 40 anni. Ma era conosciuto da tutti come un uomo d’arte: musicista, scrittore, pittore.
Ex partigiano e poi commendatore, Armando aveva messo su famiglia a Verzuolo. Era stato anche commerciante di farine e membro dell’associazione panificatori della provincia di Cuneo. Era però un artista a tutto tondo. Dalla sua esperienza partigiana aveva tratto un libro sulla Resistenza nel Cuneese. Amante della scrittura, faceva parte della compagnia teatrale della Villa di Verzuolo, per la quale aveva composto diverse commedie dialettali.
Ha dipinto decine di opere per il Comune, alla chiesa dei Santi Filippo e Giacomo e alla casa di riposo di Verzuolo. Nel campo musicale ha cantato e suonato il violino in orchestre e corali di tutto il Saluzzese. Particolarmente graditi i suoi intrattenimenti musicali alla casa di riposo Vada di Verzuolo. Fu tra i fondatori del circolo Auser.
Lascia i figli Luciano e Silva, le nipoti Beatrice e Silvia.