Addio al coiffeur-scrittore che raccontò Villafalletto
Un osservatorio privilegiato: la bottega del barbiere. Uno spioncino dal quale vedere cambiare il paese, Villafalletto, usi, costumi e modi di vivere dei suoi abitanti. Un’attività di famiglia, ereditata la padre e portata avanti fino alla pensione. Ma lo spirito di osservazione e la curiosità a nulla sarebbero valsi se non fossero stati accompagnati da una “penna” volitiva. Nacque così l’idea di scrivere e raccogliere materiale fotografico per raccontare la storia recente di Villafalletto, con particolare attenzione al Dopoguerra e alla ricostruzione.
Giacomo Barbero era un coiffeur-scrittore. E nei suoi cinque libri ha fotografato con occhi attenti personaggi e accadimenti che hanno segnato la Villafalletto del secolo scorso.
Se ne è andato circondato dall’amore dei suoi cari la scorsa settimana, all’età di 91 anni. Il figlio Paolo, con la moglie Anna, e gli adorati nipoti Emanuela e Lorenzo, gli sono stati vicini sino all’ultimo istante nella casa di riposo di Villafalletto, dove ha chiesto di passare le ultime settimane di vita. Proprio quella era per lui una seconda casa: era diventato volontario del progetto "Palestra di vita" negli anni in cui era ricoverata l’amata moglie e aveva continuato a frequentare il centro.
Un’umanità e un’attenzione al prossimo che ha celebrato con il suo lavoro di barbiere e nei suoi libri, capaci di regalare uno spaccato della storia, delle celebrazioni, dei momenti chiave e dei personaggi che hanno animato la vita locale.
Lo ricorda l’assessore Laura Rosso: «Barbero è stato un villafallettese encomiabile. La memoria storica del nostro paese, punto di riferimento per tutti. E, nonostante l’età avanzata, è stato uno dei primi a rispondere al mio appello per formare il gruppo dei “Nonni vigili”».
Il Comune ha raccolto dal figlio Paolo musicassette e appunti con i racconti del barbiere-scrittore e intende masterizzare il materiale audio e catalogare quello cartaceo.
(Altro servizio in 1ª pag.).