Addio all’imprenditore Ramello riferimento per il mondo agricolo
Si sono svolti venerdì pomeriggio nella parrocchia di Cardè, i funerali di Giuseppe Ramello, mancato a 77 anni. Noto imprenditore, nel 1969 aveva rilevato l’agenzia del consorzio agrario iniziando la sua avventura commerciale. Nel 1975 aveva scelto di mettersi in proprio e, negli anni successivi ha ampliato l’attività rilanciando l’essiccatoio di cereali a lato del castello del paese, avviato al recupero proprio dalla famiglia nel corso degli anni dopo decenni di semiabbandono.
Figura di spicco del settore agricolo, grazie alla sua intraprendenza e alla capacità di innovazione era diventare un punto di riferimento per il mondo rurale del territorio.
«In quegli anni – racconta l’amico e allora collaboratore Luigi Musacchio - era in atto una tumultuosa trasformazione delle imprese agricole del territorio. Ramello mi raccontava della sua infanzia, delle difficoltà di quei tempi in cui si produceva solo grano e fieno per le piemontesi in stalla. Poi le cose sono cambiate con la trasformazione delle produzioni agricole, e il suo sapere essere protagonista nello stimolare e sostenere tale cambiamento si è manifestato con consigli e proposte che aiutavano le aziende a diventare quello che sono oggi, delle eccellenze nel territorio. Sempre misurato e concreto - sottolinea Musacchio -, ha saputo conquistarsi la stima e la fiducia degli agricoltori oggi diventati imprenditori agricoli».
Sportivo, amava tennis e calcio, ma soprattutto era un grande appassionato di bocce, promuovendo il gioco in paese presso i giovani. Anche negli ultimi anni, nonostante i problemi di salute, lo si vedeva spesso percorrere le strade di Cardè in bicicletta, diretto ai diversi campi da bocce, dove quotidianamente si consumano le sfide tra gli appassionati del gioco.
Da qualche giorno era ricoverato in ospedale a Cuneo, a seguito di un peggioramento del suo stato di salute. Lascia la moglie Caterina Berardo, i figli Davide, con Carla, e Silvano, con Cristina, oltre ai nipoti Paolo, Matteo, Marta, Francesco e Giulia.