Agrion in prima fila nella lotta alla cimice con le vespe samurai l’emergenza Il presidente Ballari: «L’operazione di contrasto entra nel vivo, con l’immissione dell’antagonista»

Agrion in prima fila nella lotta alla cimice con le vespe samurai l’emergenza Il presidente Ballari: «L’operazione di contrasto entra nel vivo, con l’immissione dell’antagonista»
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Entra nel vivo anche quest’anno l’operazione di contrasto alla cimice asiatica attraverso la lotta biologica e la diffusione della vespa samurai sul territorio piemontese. Spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa: «Grazie al lavoro di vari soggetti istituzionali oggi possiamo attuare concretamente un progetto che è di aiuto alle nostre imprese agricole per prevenire e contenere i danni dell’insetto che sta devastando le produzioni ortofrutticole del Piemonte, ma anche di mezza Italia»:

L’emergenza della cimice asiatica Halyomorpha halys è divenuta ormai tristemente nota per gli ingenti danni causati a molte colture, che hanno messo in crisi intere filiere produttive. In particolare nell’annata 2019 ha causato perdite stimate sui 170 milioni di euro in Piemonte, e complessivamente superiori a 600-700 milioni di euro a livello nazionale.

Nel gruppo di lavoro che guida la battaglia alla cimice, un ruolo importante è rivestito dalla Fondazione Agrion, guidata dal presidente Giacomo Ballari, che sottolinea: «Dal 2018 è stata attivata una rete di monitoraggio sul territorio piemontese, che coinvolge i tecnici di tutti i settori produttivi, in modo da conoscere in tempo reale la situazione relativa all’insediamento di H. halys nelle zone e sulle colture più soggette a danno e agli spostamenti sul territorio regionale. Questo al fine di concordare, con i tecnici della filiera, attraverso i coordinamenti settimanali (frutticolo, corilicolo e orticolo) tenuti da Agrion, strategie di difesa ecosostenibili ed efficaci nel contenere i danni alle produzioni agricole piemontesi».

Questa cruciale attività è resa possibile anche nel 2020 grazie al finanziamento di Ferrero HCo, che ha concretizzato e reso operativa la rete di monitoraggio territoriale, che verrà effettuato mediante trappole a feromoni e frappage.

Oltre alla rete di monitoraggio, saranno proseguite tutte le attività volte a sperimentare e individuare tecniche innovative ed ecocompatibili per la difesa, quali tecniche di difesa passiva (barriere fisiche) e saggi in campo sull’efficacia di nuovi prodotti, fra cui i prodotti con effetto accessorio battericida, che nelle prove preliminari hanno fornito risultati promettenti.

In ultimo, ma non per importanza, anche nella nostra regione sarà moltiplicato e rilasciato il parassitoide oofago Trissolcus japonicus, la ben nota vespa samurai, che a dispetto del nome è lungo meno di 1,5 mm, e che in Cina è considerato un efficace limitatore naturale di H. halys.

In Piemonte le attività sono partite a inizio dell’anno con la raccolta di adulti svernanti di H. halys coinvolgendo la cittadinanza, che ha collaborato fattivamente.

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