Al Castello + 9% di visitatori nel 2019 Dove c’era la frana pronta un’area relax
Dalla property manager del Castello di Manta per il Fondo Ambiente Italiano, Silvia Cavallero, arrivano dati entusiastici sul fronte turistico. Nel 2019 il numero di passaggi al maniero è aumentato del 9 per cento.
In 12 mesi sono stati staccati 36.555 mila biglietti, con un incremento di oltre 2 mila unità rispetto all’anno precedente.
Per ogni giorno di apertura, da marzo a dicembre, ci sono state in media oltre 140 visite. Darti positivi che incrementano l’ottimo risultato del 2018: 33.261 visitatori, +5,5% rispetto al 2017.
Cavallero tira le somme e guarda al nuovo anno: «L’emergenza Coronavirus non ci ha toccati più di tanto: avremmo dovuto aprire venerdì e invece abbiamo dovuto aspettare metà settimana. Chi viene al castello potrà ammirare anche il bookshop/biglietteria con il nuovo allestimento».
LA NUOVA AREA RELAX
Cosa ci attende per il 2020?
«Sarà un anno ricco di proposte per tutti i fine settimana: dalle visite tematiche ai percorsi per bambini e famiglie, dai picnic serali in giardino alle visite di scoperta del giardino e del bosco del Castello.
Intanto in queste settimane abbiamo recuperato la via della boschiva, ripristinando il percorso che era stato interrotto da una frana e mettendo in sicurezza gli alberi che si incontrano nel tragitto. Nella radura, dalla primavera alcune panchine accoglieranno chi desidera fare una pausa.
860 MILA VISITATORI IN 25 ANNI
Nel 1983 la proprietaria, contessa Elisabetta De Rege Provana, decise di cedere il castello di famiglia al Fai, conservando solo alcuni locali per uso privato.
Sono seguiti i restauri e l’apertura alla fine del 1985. Da quell’anno la biglietteria ha venduto 860 mila ticket. Dieci anni fa la media annuale era di 21-22 mila visitatori: grazie alle politiche di promozione e inserimento nel circuito nazionale dei beni di interesse storico, il Fai è riuscito nell’obiettivo non semplice di quasi raddoppiare le presenze. Statistiche che premiano il lavoro di Silvia Cavallero, già assessore alla Cultura del Comune, che ha saputo favorire questa lenta ma costante crescita, anche operando su scala nazionale.