AL LAVORO PER COSTITUIRE IL DISTRETTO TURISTICO DI TORINO
Primo incontro in Regione al fine di gettare le basi per la costituzione del Distretto turistico di Torino, da realizzare entro l’estate.
A promuoverlo il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Cultura e Turismo Vittoria Poggio, insieme al Prefetto di Torino Claudio Palomba. Presenti accanto al sindaco Chiara Appendino, la Camera di commercio, le Associazioni di categoria e i rappresentanti degli operatori ed enti del turismo e della cultura del capoluogo piemontese.
Riconosciuti dal Mibac come strumento per potenziare la valorizzazione dei territori, tra i vantaggi offerti dai Distretti turistici c’è la possibilità di creare un’area a burocrazia zero e ottenere più risorse per progetti pilota.
«Il Distretto turistico è una opportunità per presentarci al Ministero con un’unica regia territoriale, pubblica e privata, e candidarci a realizzare progetti pilota a livello nazionale - sottolineano Cirio e Poggio - ma anche per ottenere agevolazioni fiscali e burocratiche per le nostre imprese. Meno burocrazia e più risorse, sono due elementi prioritari, oggi più che mai, per aiutare il nostro sistema turistico a ripartire dopo l’emergenza Covid. Nei prossimi giorni convocheremo una Conferenza dei Servizi con l’obiettivo di arrivare alla sua costituzione entro l’estate».
«I richiami a sburocratizzazione e semplificazione - osserva il Prefetto Palomba - sono da più parti evocati come indispensabile ricetta per la ripartenza delle attività economiche duramente provate dall’epidemia di COVID-19. Il progetto di distretto turistico costituisce un primo concreto passo in tal senso e un’occasione che il territorio torinese non può farsi sfuggire. Il lavoro che le pubbliche amministrazioni dovranno fare per rendere efficaci i vantaggi che la normativa di settore riserva ai distretti turistici è complesso e impegnativo, ma se le imprese percepiscono l’opportunità che si profila, il settore pubblico ha il dovere di assecondare questo percorso. Noi ci crediamo e stiamo lavorando perché a Torino, di qui a qualche mese, la parola d’ordine sia “semplificazione”».