Al ristorante, in pizzeria o nei dehors torna il piacere della cena fuori casa
C’è voglia di ripartire, di tornare alla normalità, di gustarsi un aperitivo, una pizza o una cena fuori casa, Ma, un po’ per il timore della pandemia, un po’ per la crisi economica, di strada da percorrere ne resta ancora molta.
Gran parte dei ristoratori hanno dovuto dimezzare i posti all’interno del locale per mantenere la distanza di un metro tra un tavolo e l’altro.
Chi è più fortunato ha il dehors che può anche aumentare di capienza, e allargare così i tavoli sul suolo pubblico concesso gratuitamente. Altri invece non hanno lo spazio esterno per poterlo allestire.
C’è chi continua con le consegne a domicilio, ma altri hanno dovuto sospendere perché: «Non possiamo permetterci il personale per il servizio, la cucina e contemporaneamente le consegne a casa come facevamo durante il periodo in cui eravamo chiusi al pubblico - dice Enrico Quaranta del ristorante Persipien di Lagnasco -. In questa settimana di apertura abbiamo lavorato meno della metà di prima e i clienti erano soprattutto coppie. Mancano famiglie e gruppi di amici».
Anche al ristorante pizzeria Il Basilico clienti dimezzati rispetto a prima della chiusura. «Non abbiamo problemi di spazio - dicono i proprietari Silvana e Stefano Costa - perché abbiamo la fortuna di avere due dehors, anche se dentro i tavoli sono la metà. In questo fine settimana abbiamo avuto gruppi di amici con tavolate di una decina di persone sedute a debita distanza. Ma non serviamo la quantità di gente di prima. L’asporto invece, continua a funzionare».
Franco Rucireta e Cosimo Ciaccia sono passati da 65 posti a 30 all’interno della Canoa di corso Piemonte. «La clientela è molto diminuita - dicono i titolari - siamo anche penalizzati perché non abbiamo il dehors. L’amministrazione comunale aveva detto che c’era la possibilità di chiudere la prima parte di corso Piemonte, fino a dove si forma il senso unico, per fare in modo che noi e gli altri esercizi di ristorazione di questa zona potessimo usufruire degli spazi esterni, almeno dal venerdì alla domenica. Ma non ci è ancora stato confermato».
Va meglio al ristorante il “Vecchio camino” nella centrale piazza Mazzini a Manta: «Alla riapertura del 23 maggio abbiamo lavorato bene - dice la titolare Monica Sartore – sono venuti i clienti affezionati. Mancano però tutti i gruppi di turisti del castello. Adesso che ha riaperto alle visite e che ci si potrà sostare tra regioni speriamo che ritornino. Abbiamo tenuto aperto nei due fine settimana per capire la situazione ma dal 2 giugno siamo aperti tutti giorni, tranne quello di riposo. Speranzosi di tornare ad avere in numero di clienti che servivamo prima».