Allarmano i miasmi della Burgo
Non erano casi isolati. Nel weekend è tornato a diffondersi in buona parte del centro abitato del paese l’odore acre dei miasmi dall’interno della cartiera Burgo. Un fenomeno che si è venuto a creare in seguito alla riconversione dello stabilimento, passato dalla carta per giornali al cartone da imballaggio utilizzato per le spedizioni.
Come già avvenuto in passato, il tam-tam di polemiche si è velocemente diffuso attraverso i social, con prese di posizione anche molto forti. L’ex consigliere comunale Alberto Anello, tra i primi ad annunciare alcuni degli effetti della lavorazione del cartoncino in paese, ribadisce la sua tesi: «In altre zone d’Italia, dove si erano insediate cartiere di questo tipo, i resoconti dei tecnici non lasciavano spazio alle interpretazioni».
Da qui riprende vigore il dibattito sulla necessità di salvaguardare i posti di lavoro nel rispetto delle norme di tutela sanitaria e ambientale. Ferma restando la non-tossicità di alcuna sostanza emessa della Burgo e analizzata dai tecnici dell’Arpa, più volte intervenuta a effettuare i dovuti rilievi.
ANELLO ATTACCA
Lo stesso Anello, sui social, ha però agitato, con un certo clamore, lo spettro di eventuali ricadute sulla sanità pubblica: «Prepariamoci, ci saranno altri problemi oltre la puzza - ha scritto -. È indicato nel rapporto dell’Asl».
Tra le malattie prospettate ci sarebbe anche la legionella, bacillo che colpisce prevalentemente il sistema respiratorio con forme anche acute di polmonite. Bisogna capire se si tratta di mere supposizioni.
Intanto l’amministrazione raccoglie il malcontento della popolazione . Accusata di immobilismo o di sudditanza al colosso cartario, la giunta cerca di ristabilire l’equilibrio delle competenze: «Pur non avendo possibilità di intervenire sul processo di riconversione dello stabilimento della Burgo, continuiamo a seguire con la massima attenzione e partecipazione la vicenda - assicura il sindaco Giancarlo Panero -. In questi giorni sono previsti ulteriori momenti tecnici di controllo da parte degli enti competenti».
Sulle voci relative alla legionella però Panero vuole vederci chiaro. Il sindaco martedì mattina ha chiesto all’Asl Cn1 la documentazione sui possibili rischi. «Non conoscevo la problematica, né sono in possesso di documenti che la riguardino - dice il primo cittadino -. L’amministrazione è investita del problema e ha già ricevuto diverse segnalazioni dai cittadini. Attendiamo dall’Asl una risposta con riserva di far intervenire successivamente il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri».