Allarme per la chiusura prolungata dell’Agnello
Con l’ordinanza emessa dalle autorità francesi del Dipartimento francese delle Hautes Alpe, il valico transfrontaliero dell’Agnello resterà chiuso fino al termine dell’emergenza sanitaria. Il provvedimento del 17 aprile, a firma del presidente Jean-Marie Bernard, prevede il blocco del traffico motorizzato, delle bici e anche il passaggio pedonale oltre il periodo abituale, che in genere è all’inizio di giugno, fino al termine della pandemia.
Perdurante la crisi sanitaria, il transito sarà consentito soltanto ai mezzi di soccorso e in casi di emergenza.
«La questione dei tempi di apertura del colle dell’Agnello - spiega il vice presidente della Provincia Flavio Manavella, che ha la delega alla viabilità - quest’anno è legata inevitabilmente alle decisioni che verranno adottate a livello nazionale francese e italiano. Come amministrazione provinciale siamo pronti, come gli anni scorsi, a procedere con lo sgombero neve e attendiamo che ci vengano fornite direttive dagli enti superiori. É una questione - aggiunge Manavella - che va al di là delle nostre competenze, riguardando problemi di salute pubblica nazionale. Speriamo che la situazione evolva in senso positivo perché l’apertura estiva del colle è fondamentale per la stagione turistica della valle Varaita».
Frattanto, si registra preoccupazione tra gli amministratori e gli operatori turistici della valle, i quali temono che il protrarsi della chiusura del valico possa aggiungere disagio a disagio e compromettere una stagione estiva già messa a dura prova.
«Perché - si chiede Adelmo Crosetto, da sempre in prima fila nella battaglia per richiamare l’attenzione sul problema - non deve essere aperto il Colle proprio quest’estate quando tutti cercheranno la bellezza e la salubrità della nostra valle? Se sono aperte le vie di comunicazione, ad esempio Ventimiglia, perché non può esserlo anche il nostro Agnello? Dobbiamo chiederlo con forza ai nostri amministratori e ai nostri politici, per il bene di tutti in un momento già così difficile».