Allegorie, metafore, mestieri e a volte anche gli abbandoni dietro i cognomi 13ª puntata Alle origini della gens saluzzese, una cavalcata nei secoli dal Marchesato a oggi
Come anticipato nella puntata precedente, il medioevo fu un’età di allegorie e metafore. In particolare gli animali erano visti come simboli di virtù e difetti. Questa visione originò soprannomi da cui derivarono numerosi nomi di famiglia.
Il lupo fu l’animale in assoluto che generò cognomi sia nelle lingue antiche che moderne. Il suo innato istinto alla caccia, la sua pronta intelligenza, la sua proverbiale forza e agilità hanno dato vita a nomi e cognomi. Per capire l’importanza simbolica di questo animale basta ricordare che Romolo e Remo, fondatori di Roma, furono nutriti da una lupa e che la famiglia romana Lupus fu un clan di patrizi disseminati per tutta l’Europa durante l’impero romano, il cui cognome fu ereditato e tradotto in tutte le lingue europee.
Lope, Lopez, Llopis (catalano) Otxoa, Ochoa (basco), Loup, Loubet, Louvet, Leloup, Leleu (francese), Wolf, Wolfe, Wolfson (inglese), Whelan (O Faloain, irlandese), Lovo, Luppi, Luppo, Lovato, Lovatti (italiano), Lopes (portoghese), Wolf, Wulf, Wolff (tedesco), Ulf (scandinavo), Volkon (russo), Farkas (ungaro), Dib (arabo).
Altri animali per le loro particolari qualità generarono una schiera di cognomi che ritroviamo nelle varie culture europee.
Pajaro, Pardal (spagnolo), Bird, Byrd, Birdman (inglese)
Loiseau (francese), Uccello, Uccelli (italiano), Vogel (tedesco), Aguila, Del Aguila, Aguilar (spagnolo), Eagle (inglese), Aquila , Dell’Aquila (italiano), Aigle, D’Aigle (francese), Adler (tedesco).
Anche le virtù e le emozioni umane furono all’origine di molti cognomi come Bueno, Bono Guzmán, Justo (spagnolo), Good, Goodman, Right (inglese), Gutmann (tedesco), Bonhomme, Just, De Juste (francese), Bon, Buono, Bono, Giusto (italiano).
E ancora Alegre, Glad, Gladman (inglese), Heureux, L’Hereux, Jolie (francese), Felice, Felici (italiano) sono cognomi che ci indicano che lontani antenati erano di buon umore e l’allegria accompagnava il loro vivere .
I cognomi quindi rappresentano il trait d’union di ciò che siamo stati o di ciò che saremo.
FIGLI DI N.N. (Nescio Nomen). Fin dall’antichità i cognomi hanno costituito un patrimonio ereditario e il cognome di famiglia ha legato indissolubilmente antenati e discendenti .
Ma i bambini che sono stati abbandonati e che non sono stati riconosciuti dal loro padre biologico non hanno avuto questa eredità. Ciò nonostante anche loro non sono stati privati di un cognome che hanno trasmesso nel tempo ai loro discendenti.
Questa categoria di cognomi dei figli di N.N. è molto varia e non sempre riconoscibile. Può essere un nome riferito a Dio, alla Vergine o a un Santo, può indicare un luogo geografico, una circostanza speciale o semplicemente può essere un nome inventato.
Accanto alla porta degli ospedali di un tempo, che erano per lo più ricoveri per i poveri e i malati, e presso le porte dei conventi c’era uno strano marchingegno, chiamato “la ruota”, una specie di bussola girevole di forma cilindrica, di solito costruita in legno, che permetteva di collocare, senza essere visti dall'interno, il neonato che si voleva abbandonare.
Spesso vicino alla ruota vi era una campanella, per avvertire che era stato deposto un bimbo in fasce, ed anche una feritoia nel muro, dove mettere offerte per sostenere chi si prendeva cura degli esposti.
Venivano poi anche inseriti, accanto all’infante, documenti, monili e altri oggetti distintivi per un eventuale riconoscimento in futuro da parte del genitore che l’aveva abbandonato, al fine di essere sicuro che fosse proprio il figlio legittimo. Nella prossima puntata analizzeremo questo genere di cognomi.
Eccoci ora ai cognomi dei saluzzesi.
Tra i cognomi di famiglie illustri della città prendiamo in considerazione alcuni ceppi significativi.
BUGLIONE o BUGLIONI di Monale. Dovrebbe derivare come Buglia, Bugli, Bugliazzini, Buglio, da un soprannome forse originato dal vocabolo buglia, "confusione, gazzarra".
Tracce di questa cognomizzazione si hanno in un atto che riporta l'inventario dei beni del comune di Siena in Montemassi (Gr) nel 1381.
Il cognome Buglia è tipico della zona di Frascati e Monte Porzio Catone (Roma).
Di questa famiglia ricordiamo il senatore del regno d’Italia, Alessandro Buglione di Monale (1815-1882), Luigi Buglione di Monale (1821-1884), ammiraglio e senatore e Monsignor Alfonso Buglione di Monale, Vescovo di Saluzzo dal 1871 al 1894.
La famiglia Buglione di Monale compare nel censimento del 1848.
Curiosiamo ora nel suddetto censimento alla lettera S. Ci imbattiamo in cognomi che compaiono con frequenza come Signorile, Savio, Sola, Somale, Saluzzo, Sabena, Sampò e nei rari Sartoris, Scarafia, Saulo.
SIGNORILE. Compare nel censimento del 1849 con più famiglie. Si tratta di un cognome pugliese, tipico del Barese (Bari, Bitetto, Modugno), con piccoli nuclei anche in Piemonte e Lombardia, in gran parte dovuti ai flussi migratori del secolo scorso. Trae origine dall'aggettivo signorile nel senso arcaico del termine, ossia "proprio di un signore feudale o rinascimentale". Nove famiglie Signorile compaiono nel censimento 1848.
SOMALE. Squisitamente piemontese, è da collegare, suffissato in -ale, a Somà che secondo gli studiosi riprende un soprannome generato dal termine dialettale somà (soma, carico, dal latino sauma). Il termine usato in gergo sta anche a indicare l'amico e il compagno (sumà). Caratteristico del Cuneese, lo ritroviamo in una quindicina di comuni: oltre che nel capoluogo nuclei interessanti a Savigliano, Saluzzo e Busca. Rarissime presenze fuori regione.
E’ un cognome caro a chi scrive, perché appartenuto alla sua nonna paterna di cui porta il nome Angela. Quattro famiglie Somale nel censimento in questione.
SARTORIS. Dovrebbe derivare dal cognome latino Sartorius. La sua una derivazione è di tipo professionale, dal mestiere di sarto ("sartor" in latino), molto comune e popolare nel medioevo. I primi riferimenti certi riguardano una famiglia di nobili denominata "Sartori", abitante ad Asiago. Interessante e particolare l'origine del cognome "Sertorio", derivante da una "gens" romana.
Sartori è diffuso in tutto il nord e principalmente nel Veneto, Sartorio è comune nel Varesotto e Sartore in Piemonte e Veneto. Una famiglia Sartoris censita nel 1848.