Ambulanti in piazza a Cuneo per protesta «In questo modo uccidete il nostro settore»
Particolarmente nutrita la manifestazione indetta dagli ambulanti del mercato di Cuneo martedì per protestare contro le restrizioni che considerano penalizzanti nei confronti della loro categoria.
«Operiamo all’aria aperta, in un ambiente decisamente più sicuro rispetto a chi sta al chiuso, eppure siamo discriminati anche rispetto a negozi della stessa tipologia merceologica».
A promuovere l’iniziativa cui - hanno lasciato intendere gli ambulanti - ne seguiranno altre, sono state le associazioni di categoria Fiva e Confcommercio. «Non ci stiamo - hanno ribadito - perché non possono esserci commercianti di serie A e altri di serie B». «Se non di Covid - si leggeva suicartelli - moriremo di fame».
«A fine mese ci sono le tasse da pagare e ci sono aziende - hanno denunciato - che già si trovano a dover fronteggiare debiti con le banche per alcune decine di migliaia di euro. Senza poter lavorare andremo incontro al sicuro fallimento».
«Con questa protesta - afferma Gualtiero Chiaramello, presidente provinciale e vice presidente regionale Fiva - abbiamo voluto dimostrare tutto il nostro dissenso verso la chiusura che ci hanno imposto. Noi che operiamo all’aria aperta dobbiamo rimanere fermi con il nostro lavoro, mentre una parte di grande distribuzione ha la possibilità di vendere ciò che vuole. Non possiamo permetterci di perdere il periodo natalizio, sarebbe insostenibile».
Alla manifestazione hanno preso parte anche i vertici della Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, scesi in piazza a fianco dei venditori ambulanti.