Amorisco gongola: «chi la dura la vince. Ora dobbiamo far partire i lavori» Per il colle di Sampeyre finanziamento di 970 mila euro. Ora progetti e appalto

Buone notizie per la strada del Colle di Sampeyre.

Dallo Stato arrivano 970 mila euro per la sistemazione della strada che, nell’estate del 2018, con un’ordinanza, il sindaco di Sampeyre Domenico Amorisco aveva vietato al transito di bici e moto perché non sicura. E ora lo stesso Amorisco può cantare vittoria: «E’ proprio vero che “chi la dura la vince”. Il motto si addice ai fatti: è infatti da quattro anni che insistevo per avere finanziamenti per questa arteria intervaliva fondamentale».

Il ministero dell’Interno, grazie al bando “Contributi per interventi di messa in sicurezza degli edifici e del territorio”, ha erogato la cospicua cifra al capoluogo della valle Varaita. «Avevamo inoltrato varie richieste di finanziamento a partire dal 2018. Alla settima, quella presentata a inizio febbraio di quest’anno -spiega Amorisco - il ministero ha finalmente accolto la nostra domanda. Aggiungo che, a dicembre 2020, avevamo partecipato a un altro bando ottenendo 50 mila euro di contributo per le spese di progettazione di quello stesso intervento, finanziati a parte».

Risulta, quindi, una cifra complessiva di oltre un milione di euro che potrà adesso essere impiegata per la messa in sicurezza dei circa 15 chilometri di strada di competenza del Comune di Sampeyre che consentono di raggiungere i 2200 metri del colle di Sampeyre. Da qui, attraverso un altro colle, quello delle Cavalline, si può arrivare ad Elva, perla dell’alta valle Maira.

Si tratta di un percorso (ex militare) ad alta valenza turistica che collega la valle Varaita alla Maira e si innesta sulla cosiddetta “Strada dei cannoni” per la quale sono in corso altre importanti ipotesi di sviluppo.

I tempi, tuttavia, non saranno brevissimi.

Osserva Amorisco: «Cercheremo di procedere il più celermente possibile, tuttavia per addivenire all’esecutività del progetto e poter procedere all’appalto bisognerà probabilmente attendere l’estate del prossimo anno. Quando i lavori saranno eseguiti bici, moto e macchine transiteranno in condizioni di maggiore sicurezza, salvo ordinanze di limitazione di velocità se si renderanno necessarie per salvaguardare l’incolumità di tutti».