«Anche se passa la legge non correrò per il tris»

«Anche se passa la legge non correrò per il tris»
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Qualora passasse in tempo utile nei due rami del Parlamento il disegno di legge che introduce il terzo mandato per i Comuni sopra i 5 mila abitanti, era lecito supporre che per le elezioni di ottobre il sindaco uscente Livio Acchiardi possa pensare di restare in campo per affrontare un nuovo turno come candidato alla poltrona di primo cittadino. Ma lui, che governa Dronero da oltre 10 anni, ha subito sgomberato il campo da ogni equivoco.

Acchiardi, è pronto per il tris?No. Ho fatto la mia scelta e l’ho comunicata in tempi non sospetti al gruppo e ai cittadini. Anche qualora passasse questa legge, ritengo conclusa questa esperienza, che mi ha cambiato la vita».Da un “animale politico” quale lei è ci saremmo attesi uno scatto di orgoglio...Sono solo più un animale (ride)... a parte le battute, le responsabilità che il ruolo di sindaco comportano temo non possano più collimare con le mie esigenze personali e professionali».È un addio alla politica?No, la passione resta e il mio impegno con Fratelli d’Italia non si esaurisce qui. A volte fare politica senza avere ruoli aiuta anche a riattivare una certa sensibilità, un nuovo contatto con la gente».Chi raccoglierà il suo testimone?«Sicuramente è in pista il mio vicesindaco Alessandro Agnese. Poi è annunciata la candidatura di Oscar Virano, già sindaco a Montemale e Mauro Astesano, ex segretario della Comunità montana Valle Varaita. Ma lo scenario potrebbe ancora cambiare».

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