Ancora in emergenza i ricoveri della valle San Damiano Macra diventa un”caso”

Ancora in emergenza i ricoveri della valle San Damiano Macra diventa un”caso”
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Il pronto soccorso dell’Ospedale civile di Busca, costretto da richieste di ricovero sempre più elevate, la scorsa settimana ha dovuto fare selezione tra i pazienti. Lo ha raccontato alla Stampa Tommaso Alfieri, presidente della residenza sanitaria all’interno dell’Ospedale: «C’era un’anziana che aveva bisogno di cure, mi hanno detto che non era il caso, che il Pronto soccorso in quei giorni era intasato e che non la ricoveravano. Per loro era meglio lasciarla in struttura».

L’anziana è morta due giorni dopo nella rsa. Aveva 97 anni, era positiva al coronavirus. «Non lo accetto, è disumano - ha aggiunto Alfieri in uno sfogo –, ma che ci posso fare? Noi abbiamo le mani legate».

PAURA NELLE CASE DI RIPOSO

L’emergenza pandemica ha aggredito in profondità le case di riposo della zona e in particolare quelle della valle Maira.

Le strutture di Caraglio, Centallo, Dronero e Stroppo hanno segnalato tutte casi di positività al coronavirus e si sono attivate al loro interno le procedure previste dal protocollo.

Si stimano una trentina di contagiati a Dronero (Ospedale San Camillo e casa di riposo della Fondazione Opere Pie).

STRUTTURE SOTTO ORGANICO

Una decina i casi a Stroppo, da dove arriva il grido di allarme della dirigenza: «Siamo contati con il personale».

Anche se i decessi per Covid-19 e le situazioni di gravità cliniche delle rsa della valle sono circoscritte, proprio la carenza di operatori è diventata oggi la grande minaccia. In parte perché alcune strutture erano ad organici ridotti e non pronte ad affrontare l’aggravio di lavoro che una pandemia richiede, in parte perché sono gli stessi oss, infermieri e medici ad aver contratto il virus. Anche gli asintomatici, visti i ritardi nella macchina dei tamponi, ciclicamente sono mancati dai reparti per 15/20 giorni.

Alcune strutture si sono rivolte alla Regione, che però non sa, in questa fase, dove trovare medici e infermieri.

IL “CASO” SAN DAMIANO

Caso emblematico quello di San Damiano Macra: all’istituto “Don Grassino” tutti gli ospiti e larga parte del personale sono risultati positivi al test per individuare il virus.

Proprio il piccolo comune della valle Maira, 403 abitanti, fa registrare il più alto indice di contagi percentuali in relazione alla popolazione in provincia di Cuneo. Con i suoi 34 casi positivi ha una media di 83,33 contagi ogni 1.000 residenti, in crescita rispetto a sette giorni fa, quando il tasso era di 68,63.

Statistiche in parte “distorte” dal numero molto basso di residenti, che però segnano una tendenza preoccupante di tutta la valle.

Rispetto a una settimana fa, infatti, nella mappa della Granda, raddoppia il numero di Comuni con tasso di contagio sopra i 18 positivi su mille abitanti, considerata una soglia di guardia. Sono 48 e tra questi figurano Stroppo (48,54), Cartignano (34,48), Dronero (22,66), Caraglio (24,27) ed entra a sorpresa anche Vottignasco, dove dopo alcune settimane di relativa tranquillità i casi sono sono diventati 9 (con un indice di contagio del 21,48).

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