Ancora senza un perché l’omicidio-suicidio Mattana sepolto a Bagnolo Frosy ora riposa a Racconigi

«Parenti, conoscenti e amici di Pasquale, chissà quante domande vi starete porgendo in questi giorni. Una delle tante, anzi la prima, è “perché”? Noi non siamo in grado di fornire una risposta in quanto non conosciamo la sofferenza che risiedeva nella mente del nostro fratello, pertanto ci appoggiamo e rivolgiamo al Signore».

Sono le parole scelte nell’omelia da don Piermario Brignone, parroco di Bagnolo, per il funerale di Pasquale Mattana, 71 anni, l’uomo che venerdì 17 luglio ha ucciso a Carmagnola l’amica Eufrosina Martini detta Frosy e poi si è tolto la vita nella cucina di casa sua, a Bagnolo.

Un omicidio-suicidio con molte domande a cui nessuno ha saputo dare risposte. Gli inquirenti lavorano da dieci giorni alla ricerca del movente che possa aver portato al folle gesto Mattana.

Tante le persone in chiesa venerdì scorso per l’ultimo saluto a Mattana. Tra loro anche i due figli dell’uomo, Patrizia e Alex, avuti dal precedente matrimonio.

Mercoledì scorso si sono invece svolti a Racconigi i funerali della vittima, Eufrosina Martini. Frosi, come era chiamata da famigliari e amici, era nativa di Busca, ma aveva vissuto per anni a Racconigi, dove si era sposata e dove riposa l’ex marito. Rimasta vedova, si era trasferita a Carmagnola, in frazione Salsasio, per essere più vicina alle figlie e all’ospedale Molinette di Torino, dove ha lavorato fino alla pensione.

Lascia le figlie Giusi e Claudia con il marito Luigi, oltre ai nipoti Anna, Enrico e Dario.

Proprio dai figli delle due persone gli investigatori stanno cercando di comprendere se alla base dell’omicidio ci potesse essere qualche screzio tra i due, oppure divergenze di vedute. Mattana non ha lasciato biglietti o scritti che possano spiegare i motivi di un’azione tanto lucida e decisa.