Aperto lo sportello di mediazione Un’alternativa al processo civile

Aperto lo sportello di mediazione Un’alternativa al processo civile
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In città c’è ora un modo diverso di risolvere le controversie. Ha aperto una nuova sede a Saluzzo l'organismo “Dpl Mediazione”.

Si tratta di un sistema di risoluzione dei contenziosi relativi a diritti disponibili, alternativo al processo civile.

Non può essere utilizzato, dunque, per le liti aventi ad oggetto situazioni giuridiche o materie devolute alla giurisdizione amministrativa, o alle altre giurisdizioni speciali.

Viene definita dal legislatore come l’attività svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa. Si differenzia dall’arbitrato perché il mediatore non rende decisioni vincolanti. La mediazione si svolge presso organismi, pubblici e privati, iscritti in un apposito registro tenuto dal Ministero della giustizia.

Abbiamo incontrato i responsabili di zona, gli avvocati Barbara Occelli e Tiziana Fervier, per farci raccontare cos'è la mediazione e perché conviene utilizzare questo strumento per la risoluzione delle controversie.

In cosa consiste la mediazione?

«La mediazione civile e commerciale è un metodo alternativo ai tribunali per la risoluzione delle controversie. È stata introdotta nel 2010 ed è sempre più incentivata nel corso degli anni da parte del legislatore».

Come funziona il meccanismo?

«La mediazione inizia con un'istanza ad un organismo di mediazione accreditato presso il Ministero della Giustizia. Ricevuta l'istanza l'organismo nomina un mediatore, soggetto competente, terzo ed imparziale il cui compito è di aiutare le parti a raggiungere un accordo condiviso che tenga conto degli interessi di tutti.

Il procedimento si svolge senza troppe formalità, ascoltando le parti (anche separatamente) e facilitando il dialogo fra le stesse, con l'obiettivo di trovare una soluzione che soddisfi ciascuna. Le parti, protagoniste delle decisioni che le riguardano, sono sempre libere di autodeterminarsi. L'accordo di mediazione è sostanzialmente simile ad una sentenza: costituisce titolo per procedere ad una esecuzione forzata ed è trascrivibile nei pubblici registri, ad esempio nel caso di beni immobili».

Quali sono i vantaggi per i cittadini?

«I vantaggi sono molteplici: costi predeterminati fin dall'inizio, e comunque inferiori rispetto ad una causa ordinaria, tempi ridotti (il procedimento ha una durata di tre mesi), benefici fiscali (esenzione dalla tassa di registro fino ad un valore di 50 mila euro) crediti d'imposta, tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura. L’efficacia dell'accordo è sostanzialmente simile ad una sentenza, la riservatezza (se le parti non raggiungono un accordo ciò che è stato detto in mediazione non può essere usato nella causa giudiziaria), l'attenzione ai reali interessi delle parti, e molti altri».

Se una persona vuole avviare una mediazione cosa deve fare?

«Deve presentare un'istanza ad un organismo di mediazione. Ci sono organismi presso enti pubblici e organismi presso enti privati come quello di cui facciamo parte. Per alcune materie cosiddette obbligatorie è necessaria l'assistenza di un avvocato. L'istanza è un modulo molto semplice da compilare in cui si espone sommariamente la controversia. Sui siti internet si trovano facilmente i contatti e i moduli».

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