Aspettando il Tartufo Bianco

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Si parla già di tartufo e di quello che sarà in Piemonte durante la prossima Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, 91ª edizione, prevista dal 9 ottobre al 5 dicembre ad Alba. Tant’è che è stato già presentata l’immagine simbolo 2021 che porta come slogan «Connessi con la natura», tema dell’anno. Oltre che gastronomia, infatti, si parlerà anche di sostenibilità, evidenziando in particolare la tutela ambientale, il cambiamento climatico e il comportamento sociale.

Spiega Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: «Gli ultimi anni hanno registrato un innalzamento qualitativo del profilo del turista e dell’attenzione mediatica grazie a una scelta strategica: lo spostamento del focus dal prodotto, il Tartufo Bianco d’Alba, al suo utilizzo nell’alta cucina, con il coinvolgimento di numerosi chef stellati del territorio, nazionali e internazionali, accanto ai cuochi di trattorie e osterie di Langhe, Roero e Monferrato, custodi della tradizione gastronomica locale. È il momento di dare all’evento un nuovo corso, caratterizzato da una svolta culturale».

Da sempre, la Fiera valorizza e promuove il Tuber magnatum Pico, frutto della terra: la sua stessa esistenza e la raccolta, di anno in anno, sono sempre più condizionate dai mutamenti climatici in atto. Gli stessi che hanno portato l’organizzazione a posticipare l’apertura dell’evento di una settimana, visto lo slittamento della stagione dei tartufi, con l’avvio stabilito al 9 ottobre, con termine il 5 dicembre. Ad anticipare le nove settimane di Fiera, sabato 2 e domenica 3 ottobre, il Weekend del Folclore, con il tradizionale Palio degli Asini e le attività proposte dalla Giostra delle Cento Torri.

Riguardo le anticipazioni, è stata illustrata la campagna di crowdfunding per la tutela e il ripristino delle tartufaie e lo scorso anno, in conclusione della 90ª edizione della Fiera, è stato lanciato il progetto «Dawn to Earth».

«Alla natura e alla straordinaria opera di modifica messa in atto dall’uomo - aggiunge Allena - dobbiamo la bellezza delle nostre colline, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ora occorre tutelare e preservare il delicato equilibrio tra uomo e natura: da qui l’invito a essere «Connessi con la natura», come svolta culturale che caratterizzerà questa e le prossime edizioni».

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