«Auguri ai cittadini di domani» Formaggio in dono ai primi nati scarnafigi Alla Valgrana la consegna di un Piemontino Oro alle famiglie dei bebè
Nel dna della Valgrana scorre, oltre alla passione per un mestiere antico portato avanti con dedizione e impegno, anche un profondo rispetto nei confronti delle tradizioni e del territorio. Questi due ultimi fattori hanno contribuito enormemente a costruire le fondamenta su cui il noto caseificio scarnafigese ha dato vita a una realtà che vanta, tra i propri punti di forza, proprio i luoghi che l’hanno vista crescere e svilupparsi.
PASSATO E FUTURO
La premiazione dei primi nati della provincia di Cuneo e del primo nato di Scarnafigi con una forma di Piemontino è anche una prova concreta di cosa significhi partire dagli insegnamenti di ieri per investire nel domani, come sottolinea Andrea Biraghi, amministratore delegato: «In oltre trent’anni abbiamo sempre coltivato scrupolosamente questa sinergia, ottenendo risultati che ci rendono fieri e orgogliosi».
Durante la mattinata di sabato scorso Angelica Calliero, Nicolò Rivoira, Anita Vetrò e Ilary Solavaggione sono stati omaggiati con il celebre formaggio a pasta dura, carta di identità dei valori in cui l’impresa crede e investe, essendo realizzato unicamente con 100% latte piemontese, sale e caglio.
«La nostra provincia non è soltanto una fucina di materie prime eccezionali che ci consentono di garantire da oltre un trentennio prodotti buoni e genuini, ma anche una risorsa fondamentale quando si parla di futuro in termini di speranza, ottimismo e fiducia». Con queste parole Franco Biraghi, presidente della Valgrana, ha descritto uno degli appuntamenti fissi che suggella un legame profondo con quelle tradizioni che «ci hanno permesso di imparare un mestiere che affiniamo quotidianamente con impegno e passione. La lungimiranza ci apre lo sguardo verso orizzonti da rincorrere con gli stessi principi e ideali che ci animano da sempre e di cui ci auguriamo che questi bambini siano i migliori rappresentanti».
AMBASCIATORI
La scelta è stata quella di premiare i piccoli ambasciatori del domani che verrà con la versione Oro - stagionata oltre 24 mesi - di un formaggio che profuma delle terre in cui è nato, garantendo un connubio versatile di genuinità e gusto e che, come sottolinea l’amministratore delegato Alberto Biraghi, «rappresenta il meglio della nostra produzione. Proprio il meglio è quello che auguriamo a questi bambini: che crescano consapevoli delle potenzialità del territorio che li circonda. E che da simili risorse sappiano attingere il meglio per sviluppare le loro potenzialità».
Un augurio sincero che suona come una promessa, quella di portare avanti la tradizione anche nel 2022.