Azzerati i matrimoni in chiesa
Sicuramente è uno degli effetti della pandemia, ma i dati che arrivano alla voce “matrimoni” dalle statistiche annuali 2020 confermano, e anzi polarizzano, le tendenze degli ultimi anni. Ai piedi del castello è forte la riduzione delle unioni coniugali ma più di tutto impressiona lo spostamento verso la cerimonia laica: tutti gli 8 matrimoni registrati nei dodici mesi passati, sono stati con rito civile.
L’altro numero sorprendente dell’anno passato è il totale dei morti, 63, 29 in più rispetto al 2019: anche in questo caso si tratta inevitabilmente di effetti, diretti e collaterali, dell’emergenza sanitaria che ha investito anche il territorio mantese.
Le nascite sono state poco più della metà rispetto ai decessi: 36. Un numero in crescita, però, rispetto alle statistiche passate. Segnale di un paese che continua ad essere accogliente per giovani famiglie.
Il saldo negativo nati-morti viene solo parzialmente bilanciato da un incremento dell’immigrazione (da altri comuni): il totale dei residenti in paese al 31 dicembre 2020 era di 3791, 18 in meno rispetto al 2019.
Sei nuovi nati hanno genitori di origine straniera; in 12 mesi 17 persone con natali all’estero hanno ottenuto la cittadinanza italiana (11 sono maschi).
Gli stranieri iscritti all’anagrafe comunale sono 336, l’8,8% del totale: 156 maschi, 180 femmine e 76 minorenni. Solo 23 di essi hanno più di 65 anni. Tra i residenti stranieri, la nazionalità prevalente è quella albanese (168).
In generale sono 864 i residenti sopra i 65 anni, mentre i minori di 18 anni sono 674. Gli ultra novantenni sono 37, mentre un residente classe 1921 festeggerà quest'anno i cent'anni.