Biscotti, pasta, sentieri, musica, tiro con l’arco L’Estate Ragazzi coinvolge 24 gruppi e aziende
Un’Estate ragazzi completamente rinnovata e resa ancor più ricca nonostante le misure di prevenzione dal contagio disposte dal Comune. Per anni la parrocchia aveva gestito il servizio con apprezzati risultati. Stanti le stringenti normative da rispettare in questa edizione, l’incarico è andato quest’estate alla cooperativa Liberi Tutti, che ha predisposto un programma della durata di un mese, dal 1° luglio al 1° agosto. In pochi giorni sono arrivate oltre 100 richieste, ma ne sono state accolte, per esigenze normative, solo 67, dando priorità ai residenti e a chi frequenta la scuole di Villar San Costanzo.
Da settimane la coordinatrice del progetto Erica Castellino, il referente per l’area Cuneo della cooperativa (e responsabile della logistica) Matteo Monge, il sindaco Gianfranco Elena e i membri del Consiglio con delega a giovani e sociale Marie Caterine Olivero e Claudia Bonelli stanno lavorando alla programmazione, che si annuncia come una svolta capace di metter le basi per un progetto da sviluppare in futuro. Il progetto Estate Ragazzi e Bebè (i gruppi sono scuola di infanzia, Elementari e Medie) ha infatti coinvolto 24 realtà, tra associazioni, gruppi sportivi e culturali e aziende, che si sono messe a disposizione per far approfondire ai giovani i temi del territorio: dalla lavorazione della terra alla produzione dei biscotti, dalla cura dei sentieri alla lavorazione del pane o della pasta, dalla storia dei monumenti alla disciplina del tiro con l’arco.
Sono stati poi individuati otto punti distinti del paese nei quali avverrà il ritrovo quotidiano dei partecipanti, divisi in piccoli gruppi, che potranno così sottoporsi con velocità al triage pre-attività, evitando code e perdite di tempo. Il centro estivo, tutte le mattine dalle 8,30 alle 12,30, da lunedì al venerdì ha un costo di 25 euro a settimana (100 per il mese completo) e si concluderà con uno spettacolo il primo di agosto.
Spiegano gli organizzatori: «Nonostante l’aumento del personale impiegato e l’esigenza di adeguati dispositivi di protezione, grazie al contributo della Fondazione Crc siamo riusciti a mantenere lo stesso costo delle edizioni passate. Otto animatori, seguiti dalla cooperativa, saranno i responsabili di ciascun gruppo e saranno supportati da una decina di aiutanti tra i 16 e i 18 anni. Così tutte le fasce di età sono coinvolte nel progetto, dal titolo “Time out”, che aiuterà i ragazzi a riflettere sul tempo e su come la pandemia ha cambiato le nostre relazioni, anche in famiglia».