Bruno: il turismo è economia

Bruno: il turismo è economia
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Le restrizioni imposte dal governo stanno creando un disastro nel settore del turismo. Tutto fermo, bisogna limitarsi alle prenotazioni dei futuri viaggi e soggiorni, sperando che la data della ripartenza non sia troppo lontana.

Di conseguenza, chi è titolare come Aldo Bruno di un’avviata agenzia di viaggio, la Polaris di Bagnolo con uffici a Revello, non può che essere arrabbiato. Perché si è obbligati a rinunciare all’attività senza vedere la luce in fondo al tunnel.

Spiega Bruno: «La fase due, come hanno sempre affermato tutti gli scienziati e i politici, è quella della convivenza con il virus. Per prevenire il contagio indossiamo la mascherina, evitiamo i luoghi affollati e manteniamo la distanza interpersonale. I posti sui pullman, come sui treni e sugli altri mezzi di trasporto, sono distanziati».

«Se circolano i mezzi che portano i ragazzi a scuola - nota l’operatore turistico - allo stesso modo dovrebbero circolare quelli per i viaggi, sempre nel rispetto dei protocolli sanitari. La vita deve continuare, come ci hanno insegnato i nostri vecchi durante i ben più duri tempi della guerra».

Per quanto riguarda le visite delle città, dice il titolare di Polaris, «basterebbe che ogni turista cliente indossasse un apposito auricolare per sentire la voce della guida rimanendo distanziati. Il turismo è economia, crea lavoro, porta benefici in tutta Italia. I cosiddetti ristori servono a ben poco, e sono debiti che pagheranno i giovani di domani».

Bruno ricorda anche che, per le persone di una certa età, viaggiare non significa solo visitare posti nuovi, ma stare insieme, socializzare.

«Certamente l’emergenza sanitaria richiede attenzioni e precauzioni - osserva Aldo Bruno - ma il problema oltre il virus è la quantità di danni che stanno subendo le persone per l’allontanamento da amici e familiari. A livello mondiale è aumentata notevolmente la vendita di farmaci e psicofarmaci proprio perché la gente non dorme più e teme il futuro. Trovandomi disoccupato dall’oggi al domani e non vedendo una via di uscita, da qualche mese io stesso soffro di insonnia».

Tirando le somme, Aldo Bruno espone una sua precisa idea: «È ora di dire basta. La pandemia regredirà con i vaccini ma intanto va superata la paura di vivere, di muoversi, di incontrarsi e, aggiungo io, di viaggiare. Siccome questo clima durerà ancora a lungo, dobbiamo imparare a convivere con il virus, come stanno facendo in altri Paesi, se non vogliamo uccidere il lavoro, le aziende e mandare in rovina migliaia di famiglie».

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