Busca-costigliole Il governatore rievoca l’eccidio: storia viva da insegnare Cirio: i martiri di Ceretto vanno ricordati a scuola
Sono passati 76 anni da quel tremendo 5 gennaio 1944 in cui 27 civili innocenti, rastrellati nei campi e nelle case, furono trucidati dai nazi-fascisti sulla piazzetta di Ceretto. Il passare del tempo, se ha contribuito a lenìre il dolore dei famigliari e lo sgomento della comunità, non ha offuscato la memoria di quella giornata. Che il ricordo di quell’eccidio - di tutti gli eccidi - debba sempre essere alimentato, lo si è avvertito pienamente anche alla commemorazione di domenica scorsa.
Davanti a un pubblico numeroso, con tanti sindaci e amministratori schierati accanto ai rappresentanti istituzionali, alle associazioni, alle scolaresche e alla gente del posto, è stato il governatore del Piemonte Alberto Cirio a farsi interprete della necessità di tramandare quei fatti traendone una lezione per le generazioni di oggi e di domani.
«Quella di Ceretto - ha detto Cirio, che ha accolto volentieri l’invito dei sindaci di Costigliole, Livio Allisiardi e di Busca, Marco Gallo, a tenere la relazione ufficiale - è una pagina di storia incancellabile. Le vicende della seconda guerra mondiale sono originate da idee e pratiche politiche orrende, che vanno condannate senza se e senza ma. Il nazifascismo ha rappresentato il male assoluto, e tutto questo va spiegato ai giovani». Ed ecco la proposta del presidente della Regione: «Visto che i nostri ragazzi conoscono i nomi degli imperatori romani e dei condottieri cartaginesi sapendo poco o nulla di quanto accaduto nell’ultimo secolo, promuoverò una serie di incontri nelle scuole piemontesi, con storici e testimoni, per raccontare agli studenti la nostra storia recente e far loro capire che la libertà e la democrazia non sono conquiste acquisite per sempre: sono i valori nati dalla Resistenza che noi dobbiamo contribuire a diffondere e difendere».
Dopo gli interventi dei sindaci Allisiardi e Gallo, che hanno raccolto con soddisfazione l’impegno di Cirio, letture e musiche degli scolari hanno concluso la manifestazione, accompagnata da un sole quasi primaverile.