Cardé, nuovo ponte sul Po
Diciotto milioni per la ricostruzione post alluvione. Arriveranno al Comune di Cardè dal “Decreto Ponti”, il decreto attuativo interministeriale per l’assegnazione a livello nazionale di 250 milioni di euro da parte del ministero delle Infrastrutture e del ministero dell’Economia, che prevede una dotazione di 50 milioni per cinque anni, da ripartire tra le regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia e Veneto.
Alla provincia di Cuneo sono destinati circa 45 milioni di euro, per la costruzione di tre nuovi ponti, per un totale di oltre 25 milioni, e la messa in sicurezza di altri 5, per un totale di 20 milioni.
I ponti di nuova costruzione riguardano Cardè (18 milioni), il ponte Mulino di Monchiero sul fiume Tanaro (4 milioni) e il ponte Ghigliani a Clavesana (poco più di 3 milioni).
A questi si aggiungono i lavori di messa in sicurezza del Viadotto Soleri sul fiume Stura Demonte nel comune di Cuneo (11 milioni), del ponte sul Tanaro a Pollenzo di Bra (3 milioni), di quello tra Castagnito e Neive sul fiume Tanaro (3,2 milioni), del ponte in ferro del Ciadel sul torrente Gesso nel Comune di Borgo San Dalmazzo (2 milioni) e infine del ponte delle Rocche a Montaldo Roero (1 milione).
Rientrano nel fondo anche sette ponti piemontesi gestiti da Anas, a cui vanno 10,6 milioni.
Sono 32 (su un totale di 76 nell’intero bacino del Po) i ponti che potranno essere messi in sicurezza o ricostruiti in Piemonte da qui al 2023, grazie all’assegnazione di oltre 135 milioni di euro di risorse.
Matteo Morena, sindaco di Cardè, spiega: «E’ una cifra importante, la più alta mai ricevuta dal nostro Comune. Dopo l’evento alluvionale di novembre, e più in generale dopo le difficoltà idrauliche riscontrate sul nostro territorio negli ultimi anni, è una notizia che ci conforta. Ora però non dobbiamo perdere tempo, lavorare con il massimo impegno per non disperdere le risorse e finanziare opere realmente risolutive per il paese».
Il finanziamento coprirà i costi di un nuovo ponte sul fiume Po, in collegamento tra le provinciali per Villafranca e per Moretta, che costituirà parte integrante di una nuova bretella-circonvallazione per il paese.
«Grazie alla nostra tenacia - osserva il presidente della Regione Alberto Cirio - festeggiamo un risultato importante: abbiamo sbloccato una situazione di notevole criticità per la nostra regione. Siamo particolarmente soddisfatti per il budget destinato al Piemonte, dove storicamente si registrano danni consistenti a causa delle continue calamità atmosferiche e della mancanza di risorse per la manutenzione»
Aggiunge l’assessore alle Opere Pubbliche della Regione Marco Gabusi : «Il decreto attuativo è il risultato di un metodo di lavoro che mette al centro gli enti locali, in particolare delle Province, che hanno mappato il territorio secondo criteri univoci e condivisi. La Regione Piemonte è sempre stata al fianco delle Province».