Caritas riapre la casa di prima accoglienza

Caritas riapre la casa di prima accoglienza
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La Caritas riapre la casa di prima accoglienza in corso Piemonte.

Giovedì prossimo, 25 marzo, verrà ufficialmente aperta e intitolata a monsignor Diego Bona, ex vescovo di Saluzzo. Nella stessa occasione, lo spazio polivalente del cortile, sarà intitolato ad Anna Maria Olivero Busso, ex direttrice della Caritas per 10 anni.

«La casa di prima accoglienza - sottolinea il vescovo Cristiano Bodo - è uno dei servizi più importanti della Caritas perché risponde ai bisogni di persone che si trovano in situazioni drammatiche non avendo un tetto sotto il quale trovare riparo».

La nuova gestione vedrà la collaborazione dell’associazione Avass, della Comunità Cenacolo e della comunità francescana di San Bernardino, con frate Andrea Nico Grossi a gestire le cucine, che potranno servire fino a 150 pasti al giorno. «La struttura cambia gestione e passa dall’associazione Papa Giovanni XXIII alla nostra gestione diretta» spiega il direttore della Caritas Carlo Rubiolo.

L’edificio potrà ospitare 11 persone, al secondo piano, dove si trovano camere singole e doppie, servizi igienici, uno spazio lavanderia e una piccola stanza adibita a cappella per la preghiera. Al piano terreno si trovano il refettorio e la cucina. Il pasto sarà servito nei gazebo allestiti in cortile per ottemperare alle restrizioni anti-Covid.

Osserva Rubiolo: «Facciamo appello alla generosità dei saluzzesi che vorranno sostenere l’attività della mensa con la donazione di prodotti alimentari. Saranno particolarmente graditi i prodotti dell’orto».

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