Cartolina del Monviso da Lecco

Cartolina del Monviso da Lecco
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Da qualche anno il Monviso è diventato un classico della fotografia paesaggistica. Fotografarlo dalle grandi distanze è diventata ormai quasi una “sfida” per i professionisti. Tutto iniziò un paio d’anni fa, con la splendida foto del Re di Pietra immortalato dalle alture della Lessinia, sopra Verona, pubblicata dalla Gazzetta di Saluzzo. Sono seguiti poi altri bellissimi scatti in arrivo dalla Liguria, dal Torinese, dalle Prealpi Orobiche, fino a quelli che immortalavano il Monviso al tramonto con i grattacieli di Milano e gli aerei in decollo dall’aeroporto di Orio al Serio.

L’ultima incredibile fotografia, probabilmente inarrivabile in quanto a distanza, è stata scattata un paio di settimane fa da Agostino Trovò, pilota d’aereo di Piasco, in volo dalla Romania all’Italia. Complici una serie di condizioni meteo favorevoli e la giusta luce del sole al tramonto alle spalle delle Alpi Cozie, la sagoma piramidale del Monviso, seppur come un puntino all’orizzonte, appariva visibile nonostante il suo aereo stesse sorvolando Vienna, a circa 800 chilometri di distanza in linea d’aria dalla montagna.

La fotografia pubblica ora riprende la sagoma della “nostra” montagna decisamente da distanze meno siderali. È stata realizzata da Andrea Caslini, dalle alture sopra Lecco. “Appena” 220 chilometri in linea d’aria, ma ugualmente splendida per la qualità del paesaggio e dei colori. I laghi della Brianza sembrano quasi riflettere il Monviso.

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