Castelli e palazzi testimoni di una storia millenaria Visite guidate su prenotazione con Turisti in Gamba
Per offrire ai visitatori un’occasione di approfondimento della storia e delle bellezze artistico-architettoniche di Costigliole, dopo il percorso alla scoperta di Hans Clemer di maggio, domenica 13 giugno “Turisti in gamba” organizza visite guidate che, partendo dalla sede del mercatino (Palazzo La Tour e centro) condurranno i turisti alla scoperta della cripta del Cristo di Pietà, quindi sulla collina al Castello Rosso.
Qui si potrà ammirare l’affresco della Madonna col Bambino, scoprendo i tanti segreti che si celano dietro i dipinti più preziosi del paese.
Ultima tappa, nuovamente al piano, a Palazzo Giriodi, sede del palazzo comunale.
Doppio turno di vista, alle 10 e alle 14,30, con prenotazione obbligatoria entro venerdì 11 giugno al 333-4062819 o turistingamba@gmail.com.
GIOIELLI DA SCOPRIRE
I tesori architettonici di Costigliole si stagliano nel centro storico e nell’antico borgo. I tre castelli a distanza di pochi metri costruiscono un percorso di immersione storica straordinario. Percorrendo le viuzze del centro storico si intravvedono in molte abitazioni i resti delle fortificazioni abbattute.
Dei tre manieri, il Castello Rosso, residenza dei Costanzia, conserva al suo interno importanti tracce artistiche negli affreschi di epoca rinascimentale. E’ oggi sede di un prestigioso resort. Il Castellotto (Castlot) si è trasformato nel corso del tempo da piazzaforte difensiva a dimora signorile.
Il Castello Reynaudi, che prende il nome dall’ultimo proprietario, l’ammiraglio Leone Reynaudi, è il primo fortilizio realizzato nell’area del Borgo. Distrutto nell’assedio del 1487, venne ricostruito nel 1627.
Tra ‘600 e ‘700 il paese assume l’impronta sabauda. Vecchie e nuove famiglie di alto rango contribuiscono ad abbellire il patrimonio urbanistico della nuova Costigliole che al piano si allunga su un asse simmetrico al Borgo medievale.
Tommaso Alberto Saluzzo di Casteldelfino edifica nel 1720 il palazzo che prenderà il nome dal discendente Sarriod de La Tour. I Giriodi di Monastero chiamano il celebre architetto Antonio Vittone per costruire l’omonimo, grandioso palazzo, sede comunale dal 1923.