Centri estivi, le linee guida ESTATE Anche le «fattorie didattiche» per intrattenere i bambini
Stabilita una certa normalità anche nel rientro delle attività lavorative, si pone per i genitori il tema del collocamento dei bambini nel periodo estivo. Tanti interrogativi e qualche apprensione delle famiglie sono risolti dalla delibera della Giunta regionale per la programmazione e la gestione in sicurezza di queste attività, concertate con il confronto di numerose parti: autonomie locali, gli enti religiosi, il Terzo settore, il mondo cooperativo e le scuole paritarie.
Afferma l’assessore alle Politiche sociali e alla Famiglia Chiara Caucino: «Il decreto del Governo stabilisce che non si possa iniziare prima del 15 giugno, ma noi cercheremo di anticipare questa data quanto più possibile».
Le linee guida sono divise in tre parti: indicazioni operative, fattorie didattiche, accordi di gemellaggio che permetteranno all’organizzatore titolare dei singoli centri estivi di avvalersi dei volontari del Servizio civile universale in affiancamento agli educatori e agli operatori.
La novità è l'inserimento della rete delle fattorie didattiche piemontesi (300 quelle accreditate in regione) all'interno della delibera, che riconosce il ruolo delle aziende agricole piemontesi anche nella capacità di offrire percorsi educativi ai bambini ma anche a ragazzi, adulti, anziani e alle persone più fragili. Inoltre – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa - in situazione di emergenza sanitaria la fattoria didattica risulta essere un contesto ottimale per le attività che si svolgono all’aperto, nella riduzione dei rischi da contagio.
Destinatari del servizio sono i bambini e i ragazzi fra i 3 e i 17 anni, mentre per la fascia 0-3 anni, invece, ad oggi tutte le attività educative sono sospese.
Chiarisce Caucino: «La capacità ricettiva, in linea generale, non potrà superare i 100 posti. Cosa molto importante è che deve essere sempre possibile identificare una zona filtro per operatori e utenti, per il triage e le operazioni di vestizione e svestizione».
Per quanto attiene al personale, ci sarà un coordinatore maggiorenne con esperienza triennale documentata; in via complementare, potranno essere coinvolti in affiancamento volontari, anche del Servizio civile, e adolescenti di 16-17 anni opportunamente formati.
Il rapporto fra personale educativo e minori dovrà essere 1 a 6 per i bambini in età di scuola dell’infanzia, 1 a 8 per quelli in età 6-11 anni, 1 a 10 in età 12-17 anni. L’inserimento di minori disabili dovrà essere valutato con i servizi sociali che li seguono; in tal caso, dovrà essere previsto un ulteriore operatore per ogni minore accolto.
«Gli operatori professionali o volontari dovranno essere formati - specifica Caucino - sulla prevenzione del Covid-19, sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e sulle misure di igiene e sanificazione. Stiamo valutando con la Sanità la possibilità di uniformare la formazione degli operatori».
L’accesso alla struttura dovrà essere preceduto da una scheda di pre-triage quotidiana, che raccoglierà le informazioni sullo stato di salute in modo diretto tramite la rilevazione della temperatura e in modo indiretto sulla base delle informazioni riferite tramite questionario. Gli ingressi e le uscite dovranno essere scaglionati almeno di 5-10 minuti e gli orari dovranno essere ampi; in ogni caso, sarà accolto un solo minore alla volta.
I pasti saranno consegnati dal personale in servizio. Dovrà essere sempre garantita la distanza di sicurezza tra i minori e, ove non fosse possibile, l’accesso alla mensa dovrà essere consentito in modo separato per gruppi e organizzato per turni. È possibile la consumazione del pasto all’aperto, qualora gli spazi lo permettano, garantendo la distanza interpersonale di sicurezza e rispettando la divisione dei gruppi.
Dai 3 ai 6 anni non è consigliabile l’uso delle mascherine; dopo i 6 anni è opportuno farlo, ad eccezione dei momenti di attività ludico-motoria, durante i quali va comunque sempre assicurato e mantenuto il distanziamento.
Anche questa lunga ci metterà dunque alla prova.