«Chiarimenti sul bilancio»
Non si placano le polemiche a Sampeyre a proposito delle imposte comunali, in attesa dell’approvazione del prossimo bilancio che verrà portato all’esame del consiglio comunale verosimilmente in una seduta nella prima decade di aprile.
La minoranza non demorde e sostiene che il termine “rimodulazione” usato dal sindaco Amorisco significa in realtà, agli effetti pratici, “aumento”.
«Ho chiesto un incontro al sindaco - afferma il capogruppo della minoranza ed ex candidato sindaco Gianfranco Fino - per capire quali saranno le cifre del nuovo documento finanziario e come verranno reperite le risorse, visto che si prospetta un quasi raddoppio del bilancio da 5 a 10 milioni di euro».
L’opposizione batte in particolare sul fatto che l’aliquota Irpef passerà dallo 0,3 allo 0,6%, ma eccepisce anche sull’Imu, l’imposta che riguarda gli immobili.
«Anche quest’anno la maggioranza opta per la tariffa massima dell’11,40 per mille, una misura applicata già dall’amministrazione precedente e adottata solo da circa 300 Comuni in tutta Italia e che riguarda città e località a fortissima vocazione turistica».
Fino e i suoi colleghi si dicono contrari «soprattutto perché dal 2020 viene a mancare l’esenzione per legge della prima abitazione in Italia dei pensionati iscritti all’Aire (cittadini italiani residenti all’estero). L’amministrazione - osserva - potrebbe stabilire una qualsiasi aliquota fino anche ad azzerarla per queste abitazioni, ma il sindaco e la sua maggioranza hanno voluto, anche in questo caso, l’aliquota massima dell’11,40 per mille».
L’amministrazione di Sampeyre, prima di approvare il bilancio, ha voluto definire le aliquote delle imposte comunali, che andranno a sostenere gli investimenti previsti nel corso del 2020.
E l’oggetto del contendere diventa, gioco forza, il reperimento della quota del 20% (72 mila euro) che il Comune deve mettere di suo per poter usufruire dei cospicui fondi regionali per la realizzazione del secondo invaso per l’innevamento artificiale nel vallone di Sant’Anna.
Anche sul progetto di realizzare il nuovo troncone di seggiovia maggioranza e minoranza pare non abbiano la stessa opinione.
Ma per capire l’entità di queste ulteriori divergenze bisognerà attendere il prossimo consiglio comunale dove, è facile prevedere, le scintille non mancheranno.