Cinquecento persone a Cuneo per Calenda
Mercoledì 30 settembre, a Cuneo, sotto la tettoia di piazza Virginio gremita, l’ex ministro dello Sviluppo economico e ora eurodeputato Carlo Calenda ha presentato il suo libro “I mostri. E come sconfiggerli”.
La serata è stata anche l’occasione di un dibattito politico sui temi più diversi, dal rapporto tra cittadini ed eletti, alla riforma del sistema elettorale, alla sfiducia nei confronti delle istituzioni, al futuro di popolari, liberali e progressisti. Queste sono le tre grandi “famiglie”, che, secondo l’autore, leader del nuovo soggetto politico Azione, dovrebbero giocare un ruolo fondamentale nella vita politica italiana ed europea.
«Perché liberali, popolari e progressisti si sono sottomessi da un lato a Di Maio e, dall’altro, a Salvini?».
La risposta è stata data da Calenda nelle diverse tipologie di “mostri” che aleggiano sulla politica italiana: dalla surreale relazione tra cittadini e governanti al non efficiente sistema di rappresentanza politica, dall’esasperata divaricazione ideologica tra destra e sinistra, al mancato rispetto delle promesse e degli slogan, mai concretizzati dagli attuali leader politici, dopo aver ottenuto il consenso elettorale.
«Abbiamo perso l’idea della politica come arte di governo, dove persone serie, oneste, credibili e competenti servono anzitutto l’interesse dello Stato e della comunità - ha affermato l’europarlamentare intervenuto a Cuneo su invito del deputato monregalese Enrico Costa, che ha lasciato Forza Italia per aderire ad Azione -. Siamo un Paese in cui nessuno gestisce nulla e dove non ci sono più persone appassionate al dibattito politico e alla progettualità. Per ripartire, oltre alla necessità di persone preparate e competenti - ha aggiunto Calenda di fronte alla platea di circa 500 persone - c’è l’urgente bisogno che i cittadini tornino ad appassionarsi alla res publica perché la “cosa pubblica” riguarda tutti».