Conclusa in tribunale a cuneo la querelle sulla strada abusiva tra i pascoli Il giudice dà ragione al margaro Nessun risarcimento per Oncino

Conclusa in tribunale a cuneo la querelle sulla strada abusiva tra i pascoli Il giudice dà ragione al margaro Nessun risarcimento per Oncino
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Le accuse erano pesanti. Per il progettista e direttore dei lavori geometra Corrado Ginotta l’ipotesi di reato era “falso ideologico in asseverazione”: al professionista di Revello si imputava di avere falsamente sostenuto la tesi di una strada larga due metri da ripristinare a servizio del margaro Secondo Luigi Mattio di Revello, che è solito alpeggiare sulle alture di Oncino, mentre per l’accusa e il Comune si trattava di poco più di un sentiero.

Lo stesso geometra Ginotta e il margaro Mattio erano inoltre accusati non solo di illecito edilizio ed illecito paesaggistico, ma anche di deturpamento delle bellezze naturali, per aver realizzato una nuova strada senza permesso di costruire ed in difformità dal vincolo paesaggistico, mentre in realtà loro avevano avanzato una pratica semolicemente per la manutenzione della strada ed avevano l’autorizzazione.

Entrambi sono stati assolti dal tribunale di Cuneo con formula ampia perché il fatto non sussiste (prima denuncia) e per non aver commesso il fatto (seconda denuncia).

In buona sostanza, il giudice ha ritenuto che abbia commesso il fatto (e per questo è l’unico responsabile dell’accaduto) l’escavatorista A.S., la cui posizione è stata stralciata prima del processo avendo la Procura imputato i suoi datori di lavoro e titolari della ditta che avevano patteggiato la pena prim’ancora che iniziasse il processo.

Il Comune di Oncino, nella persona del suo sindaco Alfredo Fantone, che si era costituito parte civile nel processo contro il geometra ed il margaro, esce sconfitto dalla vicenda, dal momento che si è visto respingere ogni tipo di richiesta di risarcimento danni.

Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Luca Martino (il tecnico) e Chiaffredo Pejrone (il margaro). Le motivazioni della sentenza verranno rese note fra quindici giorni.

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