Coronavirus, in aumento (55) i casi a Saluzzo L’ospedale apre ai ricoveri anche nella nuova ala

Coronavirus, in aumento (55) i casi a Saluzzo L’ospedale apre ai ricoveri anche nella nuova ala
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Sono saliti a 55 i casi di positività attualmente riscontrati a Saluzzo, un’impennata decisa se confrontata alla ventina di appena dieci giorni fa. La capitale del Marchesato si attesta comunque, assieme a Savigliano, come la città della Granda a minor segnalazione di contagio, con numeri ben lontani dagli oltre 150 casi di Bra, per esempio. Restano poco più di una decina i comuni del Saluzzese a “quota zero”, concentrati nelle alte valli, ad esclusione di Vottignasco e Cavallerleone. Curiosamente non si registra nessun contagio nemmeno in valle Bronda.

Nelle case di riposo, al momento, la situazione appare sotto controllo, così come non si registrano focolai specifici in aree determinate.

Delicata la situazione dell’ospedale di Saluzzo, a causa dell’incremento numerico dell’epidemia. Il reparto Covid al secondo piano si è riempito in pochi giorni e sono iniziati i ricoveri al primo piano della nuova ala. Al momento c’è un solo paziente ricoverato in terapia intensiva.

Sono stati bloccati i ricoveri in Medicina interna presso la struttura, spostati su altri ospedali, così come alcuni tipi di interventi, per agevolare la gestione del reparto Covid.

La Regione Piemonte ha diramato nei giorni scorsi i numeri relativi ai ricoveri e alla gestione ospedaliera.

In provincia di Cuneo sono 610 i posti letto del reparto: 74 a Mondovì, 24 a Ceva, 114 a Savigliano, 34 a Saluzzo, 128 a Verduno e 236 a Cuneo.

I posti letto potranno salire, in caso di emergenza, fino a 774.

Resta valido il criterio di salvaguardare più possibile gli ospedali principali di ciascuna provincia. Per quanto riguarda l’Asl Cn1, si procederà con i ricoveri in maniera scalare. Prima di aprire il reparto di Ceva, dovrà essere saturo quello di Saluzzo.

Il piano pandemico regionale non prevede, nel panorama attuale, prossime chiusure di Pronto soccorso per l’emergenza. Il blocco scatterebbe in primis a Saluzzo, sempre in quanto struttura destinata principalmente ai malati covid.

L’assessorato regionale conferma inoltre che i cittadini non devono recarsi al Pronto soccorso per sospetti di coronavirus, ma rivolgersi ai medici di base, ora in possesso di protocolli ben definiti.

La prossima settimana inizierà la campagna di vaccinazione antinfluenzale. In Piemonte sono previsti 1,1 milioni di vaccini su una popolazione di circa 4,4 milioni di abitanti.

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