Così l’800 cambiò la nostra Verzuolo

Così l’800 cambiò la nostra Verzuolo
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Il ricercatore Riccardo Baldi ha dato alle stampe un nuovo libro dedicato alla storia del paese: “Verzuolo nell'Ottocento: il secolo del cambiamento”.

Il volume, in 346 pagine, è stato realizzato in 100 copie numerate ed è in vendita a 22 euro alle edicole Era e Madama Carta.

Verzuolo, dall’inizio dell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, visse un periodo di trasformazione eccezionale, unico, trascinato e coinvolto da una rivoluzione culturale e scientifica, che aveva interessato tutto il mondo occidentale e che mai così velocemente aveva cambiato gli uomini.

Il paese in pochi decenni venne proiettato in una nuova epoca, ricca di importanti scoperte che modificarono per sempre la vita delle persone.

L’Ottocento si presenta “nuovo” anche negli archivi storici sia comunali che parrocchiali, in modo totalmente diverso, in pochi anni cambia il modo di scrivere, da molto inclinato e ricco di volute e di non facile interpretazione, in un corsivo leggibile. La scrittura, prima rotondeggiante e colma di termini mielosi e adulatori, si modernizza, si semplifica, tanto che a oltre duecento anni risulta ancora in molte situazioni “attuale”.

L'Ottocento verzuolese, vide per la prima volta un'illuminazione pubblica a petrolio per trasformarsi in pochi anni in elettrica, vide passare nel paese la tranvia che sostituì l'omnibus a cavalli, poi la ferrovia, il telegrafo, il motore elettrico poi a scoppio.

Nuovi mulini iniziarono a macinare il grano in modo diverso. Enormi filande diedero lavoro a centinaia di donne. L'antica strada di Verzuolo-Saluzzo venne trasformata in viale pubblico; altre strade vennero aperte o modificate. Si iniziò a pensare di più ai bambini e si costruirono nuovi asili infantili, nuove scuole a più livelli iniziarono a formare maggiormente i ragazzi.

Spiega l'autore: «Questa ricerca, eseguita soprattutto nell'archivio storico del Comune di Verzuolo, è il risultato della consultazione di 56 faldoni e l’acquisizione di 1022 documenti. Lo studio è suddiviso in trenta capitoli, ogni capitolo è un argomento a sé, sono riportati parti di molti documenti. Numerose le immagini di Verzuolo a corredo del lavoro, diverse inedite. La lettura di questi documenti, ci conduce in un'epoca vicinissima, anche se poco conosciuta e dimenticata, da noi distante poi solo tre/quattro generazioni, tanto da sentire comuni e vicini quei molti cognomi presenti nei documenti, ancor oggi nella nostra Verzuolo, che ci fanno conoscere uomini che sembrano migliori».

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