Crissolo, la seggiovia riapre sabato
La riapertura degli impianti di risalita di Crissolo è una questione di giorni: prima del via libera occorreva ancora una verifica sull’intervento di impalmatura che il Comune ha effettuato a metà della scorsa settimana. I gestori martedì hanno confermato: sabato si riapre. A luglio la seggiovia sarà accessibile il sabato e la domenica, ad agosto tutti i giorni dall’1 al 25, in orario 8-17. È sempre valida la promozione con salita e discesa in seggiovia più il pranzo al rifugio a 30 euro.
Resta invariato il listino prezzi: corsa singola 6 euro, andata e ritorno 12 euro, giornalieri per le bici (ci sono i ganci per il trasporto a lato seggiole) 15 euro, omaggio sotto i 6 anni.
LA POLEMICA
Il ritardo nella riapertura è una questione di scrupolo, ma anche di legge. Il direttore di esercizio, l’ingegner Degioanni, ha richiesto un test magnetoscopico post-impalmatura, che «attesti il corretto svolgimento dei lavori a tutela sia dell’ente proprietario dell’impianto sia dell’esercente».
In una nota, la Alp Service, una delle società di Gabriele Genre (gestore dell’impianto di risalita e dei rifugi), puntualizza però che, dalle verifiche effettuate, il guasto che ha bloccato a metà estate la seggiovia si sarebbe potuto evitare: «Nel 2011, quando era stata svolta la precedente impalmatura, qualora fosse stato svolto un test magnetoscopico a fine lavori, si sarebbero già riscontrate le anomalie che hanno portato a dover ripetere l’intervento».
Una stoccata al Comune, controbilanciata dalla conclusione: «Ringraziamo l’amministrazione di Crissolo per aver svolto l’intervento e assicuriamo che, non appena sarà svolto il test, provvederemo al montaggio delle seggiole e all’apertura dell’impianto». Detto fatto.
CARTE BOLLATE
Questo tira e molla dilatato nei tempi ha fatto infuriare il sindaco di Crissolo Fabrizio Re, che su queste colonne la scorsa settimana accusava Genre di «prendere in giro» crissolesi e turisti.
Il diretto interessato ha fatto sapere di voler depositare, presso la stazione dei carabinieri di Paesana, una querela per diffamazione contro il primo cittadino: «Ha usato parole gravi e offensive: per tutelare il mio buon nome ho ritenuto di prendere provvedimenti». Si vedrà.
PROBLEMA SICUREZZA
Quindi una replica alle accuse mosse sulla gestione del guasto: Genre: «Chi frequenta la nostra valle deve sapere che per fortuna abbiamo rilevato in tempo questo problema tecnico (non imputabile a nostre mancanze) e che abbiamo effettuato tutte le verifiche necessarie per tutelare l’incolumità degli utenti e gli interessi non solo nostri, ma anche del Comune, che è proprietario degli impianti. Abbiamo rispettato la legge, mettendo al primo posto la sicurezza di tutti».