Cuneo-Nizza, il perché di un successo

Cuneo-Nizza, il perché di un successo
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La vittoria della Ferrovia delle Meraviglie della Cuneo-Ventimiglia-Nizza nella classifica dei "Luoghi del cuore” , posti che «gli uomini hanno amato, vissuto, intravisto, sognato e con nostalgia ricordato» (Giulia Maria Crespi) non è solo un grandissimo successo per l’alto numero di voti (oltre 2 milioni e 353 mila), di per sé già ottimo traguardo, ma per il significato e il modo.

La ferrovia infatti non è propriamente di un luogo, ma per definizione passa, attraversa, mette in comunicazione paesi diversi, con storie differenti, come, in questo caso, Italia e Francia, Piemonte e Liguria. Non è simbolo di un interesse, ma documento di vita, di economia, di scambio tra la gente che abita, che lavora, che popola un percorso: ambienti paesaggistici unici, musei e chiese affrescate, castelli e torri si alternano alle coltivazioni, allevamenti, produzioni mai in difficoltà come oggi.

La storia della ferrovia Cuneo-Nizza, ideata con intelligenza e suprema capacità tecnica (supera dislivello di mille metri), poi lasciata perdere, rappresenta un po’ la storia di tutte le aree abbandonate: il contributo che il Fai erogherà vuole suonare anche da richiamo alla necessità di prendere misure urgenti per il futuro di un patrimonio di natura, di storia (è stato realizzato quasi due secoli fa) e di economia, davvero unico nell’area alpina europea.

Il modo con cui si è proceduto, dalla costituzione di più comitati promotori (cuneese, ligure e francese), alla regia abbinata del Fai Regione Piemonte e Liguria, alla cura quotidiana e stimolante della Delegazione Fai di Cuneo, per finire con la partecipazione nella promozione del censimento da parte di tutti, dai grandi centri commerciali ai singoli taxisti…, segna la strada. Perché la ferrovia della valle delle Meraviglie torni ad essere una “meraviglia” ci vorrà del tempo: il Fai continuerà ad offrire tutto il supporto possibile perché si realizzi nel segno della valorizzazione globale del patrimonio italiano.

Per la Delegazione Saluzzese, da segnalare anche l’ottima posizione ottenuta nella lista dal castello marchionale di Cardè (per la prima volta in votazione, con oltre 1500 voti) e dell’abbazia di Staffarda: il lavoro per il prossimo biennio non ci mancherà…

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