Da Busca a Pontechianale in 9 tappe Passi avanti per la ciclovia val Varaita

Da Busca a Pontechianale in 9 tappe Passi avanti per la ciclovia val Varaita
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Passi avanti per il progetto relativo alla ciclovia della valle Varaita, un percorso che copre l’intero territorio per un totale di circa 63 km, sfruttando il più possibile la viabilità secondaria esistente a bassa intensità di traffico, strade bianche e percorsi pedonali e ciclabili già esistenti.

In municipio a Venasca, lo scorso mercoledì, si è tenuto un tavolo tecnico promosso dall’Unione montana che ha visto la partecipazione di diverse associazioni locali e numerosi amministratori, coordinati dal presidente Silvano Dovetta.

«Questo progetto - sottolinea Dovetta - è uno dei più interessanti e concreti interventi di sviluppo turistico territoriale in corso di attuazione nella nostra valle: sono molto soddisfatto di avere riscontrato nel corso della riunione l’unanimità degli amministratori presenti in favore di quanto finora realizzato e di quanto è stato stabilito. Questa iniziativa integra aspetti di valorizzazione turistica e interessi dei residenti sul territorio: è bene chiarire che non si tratterà di una pista ciclabile ma di un percorso sicuro e lontano dalla principale direttrice del traffico veicolare».

Proprio in ragione di questo diffuso interesse locale, la ciclovia sarà presentata dall’Unione montana come “progetto di valle” alla Regione Piemonte, che ha invitato i vari comparti territoriali a candidare un intervento, sul quale esista un’ampia e diffusa convergenza.

Inserita lo scorso anno tra i ventidue itinerari approvati dalla Regione Piemonte nel “Progetto di rete ciclabile di interesse regionale”, la ciclovia della valle Varaita prevede nove tappe da Busca e Verzuolo fino a Pontechianale. Ogni tappa raggiunge il concentrico dei paesi, per consentire ai turisti di usufruire delle attività commerciali e della ricettività locale.

«Ora passeremo subito allo studio del progetto attuativo - dice il presidente dell’Unione -, che ci consentirà di capire nel dettaglio l’ammontare delle somme necessarie per portare a compimento questo grande intervento».

Lo studio è stato affidato alla Seacoop di Torino, che ha seguito fin dall’inizio l’iter progettuale della ciclovia.

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