Dal 10 ottobre all’8 dicembre appuntamento con la Fiera Internazionale Il ritorno del Tartufo bianco di Alba. Nonostante tutto...
Il 40% delle presenze turistiche annuali, secondo i dati dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato e Roero, è portato dalla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba che sostiene l’economia per oltre la metà del fatturato del turismo annuale. A dirlo è stato il presidente dell’Ente stesso Luigi Barbero, spiegando le premesse della manifestazione, seppur rivista, che si svolgerà dal 10 ottobre all’8 dicembre. L’evento di presentazione si è svolto a Monforte d’Alba, all’Auditorium Horszowski, alla presenza delle autorità e dei partner sostenitori. Tra loro: Livio Genesio, sindaco di Monforte, il presidente della Regione Alberto Cirio, insieme al vicepresidente Fabio Carosso con delega al Tartufo (presenti anche l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa e al Commercio e Turismo Vittoria Poggio), Giandomenico Genta presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Carlo Bo sindaco di Alba, Antonio Degiacomi presidente del Centro nazionale studi Tartufo e Liliana Allena, alla guida dell’Ente Fiera.
Il tema dell’edizione 2020 è il «mondo», dove il tartufo è arrivato a circolare grazie anche all’intuizione di Giacomo Morra che negli anni sessanta volle valorizzare questo prodotto della terra sulle tavole di tutto il globo attraverso i grandi personaggi (ancora oggi è omaggiato un testimonial vip ad ogni edizione). Diventato icona nel mondo, il tartufo Bianco d’Alba insieme ai grandi vini diventa ambasciatore del territorio e simbolo Made in Italy. Il 9 è il numero ricorrente della prossima manifestazione, presentata il 9/9 nella novantesima edizione, durerà nove settimane con inaugurazione il 9 ottobre.
Le novità sono imposte dalle misure anti-contagio: anche il presidente Cirio ha evidenziato che le condizioni permettono di aprire l’evento in sicurezza secondo le regole dell’ultimo Dpcm.
Grande attesa, come sempre, è per il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, all’interno del Cortile della Maddalena, al centro dell’attenzione ogni sabato e domenica per la durata della Fiera, con l’appendice delle aperture straordinarie di lunedì 7 e martedì 8 dicembre. Gli ingressi saranno contingentati e sarà rilevata la temperatura con i termoscanner cui siamo ormai tutti abituati. L’allestimento sarà a cielo aperto organizzato su duemila metri quadri per garantire il distanziamento. Accorgimenti anche per la vendita degli esemplari di tartufo, che avranno passato un protocollo di selezione prodotto redatto da una commissione di esperti in materia. Ogni giorno, prima dell’apertura del Mercato Mondiale del Tartufo, i venditori presenteranno i propri tartufi ai giudici della Commissione Qualità, che faranno l’analisi sensoriale selezionando soltanto i prodotti idonei alla vendita che saranno contati e pesati, con sacchetti numerati con codice identificativo da utilizzare per la vendita di ogni pezzo, cosicché sia anche possibile risalire al fornitore. Sarà anche attivato, ogni sabato e domenica di Fiera al centro del Mercato Mondiale e in settimana in piazza Risorgimento, uno «Sportello del Consumatore» presieduto dai Giudici del Controllo Qualità, per informare i consumatori sull’acquisto, raccogliere segnalazioni e dare consigli sulla conservazione e sul consumo dei tartufi.
Confermata la rassegna enogastronomica AlbaQualità nel Cortile della Maddalena e la presenza dell’artigianato di qualità. Vini in degustazione di Langhe, Roero e Monferrato all’interno della Grande Enoteca dall’AIS Piemonte, sezione regionale dell’Associazione Italiana Sommelier. Inoltre, cooking show, area bambini, incontri ed eventi collaterali.
Ha spiegato Degiacomi: «L’annata è stata buona dal punto di vista meteo: abbiamo avuto una primavera piovosa, un’estate con alti valori di temperatura e umidità ma non troppo calda, alcuni temporali. Sono tutte condizioni che favoriscono lo sviluppo del tartufo. Siamo perciò moderatamente ottimisti sulla produzione, anche se il tartufo svela la sua qualità alla fine. Vogliamo portare avanti la Fiera per confermare e accrescere la consapevolezza e la nostra responsabilità, per trasmettere alle generazioni future l’insieme delle pratiche dei nostri vecchi trifolai e mantenere vivi i legami con l’ambiente, attraverso la conservazione dei boschi tartufigeni e le opere di manutenzione. Quest’anno presenteremo la nuova edizione completamente riscritta del Manuale dell’assaggio del Tartufo, una pubblicazione uscita 21 anni fa, che abbiamo aggiornato e ora contiamo di fare una nuova edizione, italiana e straniera: sarà lo strumento di conoscenza per operatori e appassionati».
Nel frattempo, i rappresentanti che si sono avvicendati sul palco dell’evento di presentazione hanno dimostrato cauto ottimismo anche per il ritorno degli stranieri sul territorio e, laddove mancano ancora, per la presenza di italiani a supplire la domanda dall’estero, anche grazie all’iniziativa – è stato affermato in modo corale – della Regione Piemonte riguardo i voucher delle tre notti di soggiorno al costo di una, ancora disponibili presso le ATL delle varie province in Piemonte.