Dall’uso del cloro all’ozonizzazione degli ambienti La sanificazione va affidata solo a ditte certificate

La cura e l’igiene degli ambienti sono ora più che mai fondamentali per la salute pubblica. La sanificazione ambientale diventa un ulteriore elemento di sicurezza utile a prevenire rischi di contaminazione e contagio nei vari ambienti in cui si vive o lavora. Emanuele Mariano Delsoglio, della “Servizi e Trasporti D.D.” di Manta, è nel settore dal 1998 e, con il ramo operativo della “Pulimar”, si occupa di pulizie e sanificazioni.

Cosa occorre per sanificare un ambiente chiuso?

«Esistono molti prodotti per fare le sanificazioni, ma solo pochi di questi sono stati riconosciuti dal Ministero come effettivamente in grado di eliminare virus come il Covid-19. Tengo a precisare che, a oggi, nessun test è stato effettuato specificatamente sul coronavirus. I prodotti che si sono rivelati efficaci sono l’ipoclorito di sodio, che è il principale componente della candeggina, l’etanolo conosciuto come alcol etilico, il perossido di idrogeno e il cloro per la diffusione nebulizzata negli ambienti. Vi è poi il trattamento con l’ozono che è strettamente vincolato all’utilizzo di specifici macchinari».

Occorrono precauzioni per l’utilizzo dei prodotti sopracitati?

«Mentre per la candeggina e l’alcol etilico, possono essere sufficienti un buon paio di guanti, per gli altri prodotti come il perossido di idrogeno (la cosiddetta acqua ossigenata), cloro e ozono è necessario l’impiego di protezioni della cute, degli occhi e soprattutto del sistema respiratorio. Per questi tre elementi, che sono quelli con maggiore efficacia, è assolutamente vietata la presenza di persone o animali quando vengono nebulizzati».

Quanto costa un intervento di sanificazione?

«La valutazione dei costi dovrà tenere conto anche dei tempi in cui bisogna intervenire. Ad esempio una palestra che apre la mattina presto e chiude a tarda sera ci lascia soltanto la notte per operare in totale isolamento, idem un’attività commerciale dove si può sfruttare il giorno di chiusura settimanale piuttosto che il fine settimana. Per questi motivi il preventivo di spesa è sempre molto variabile. Credo che in questo periodo la sanificazione non debba essere una attività di carattere straordinario, ma una procedura di tipo ordinario in ambienti di lavoro, impianti del settore alimentare, strutture ricettive, sanitarie, scuole e ospedali. In questi ambienti non ci si può limitare ad una pulizia ordinaria, ma è necessario applicare opportuni interventi di disinfezione che rendano gli ambienti salubri e privi di alti rischi di contaminazione nel lungo periodo».