Davide soffocato nel silos a 22 anni Morto anche il fratello Francesco cavallermaggiore Tragedia nell’azienda di Madonna del Pilone. Mercoledì pomeriggio i funerali in cascina

Un paese in lutto, una famiglia distrutta. Cavallermaggiore si ferma e proclama il lutto cittadino per ricordare la morte di Davide e Francesco Gennero, i due fratelli di 22 e 25 anni morti asfissiati in quel maledetto silos dell’azienda agricola di famiglia, a Madonna del Pilone.

Mercoledì, 9 settembre, alle 15, sarà la grande aia della cascina della famiglia Gennero, ad accogliere per l’ultima volta le spoglie di Davide e Francesco e ospitare i funerali, che verranno celebrati dal parroco don Beppe Brunato. Si compie così il desiderio della famiglia (il padre Claudio, la madre Daniela e i fratelli Serena, Alberto e Nicola) di riabbracciare un’ultima volta, a casa loro, i due fratelli.

Francesco ha pagato con la vita il disperato e coraggioso gesto di salvare la vita al fratello. Per tre giorni ha lottato tra la vita e la morte in una sala del reparto di rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, dove era stato ricoverato in condizioni disperate, con un quadro clinico compromesso.

La tragedia si era consumata giovedì scorso. Davide, Francesco, il papà Claudio e lo zio Vittorio stavano lavorando allo stoccaggio del triturato di mais, destinato a mangime per l’inverno per la stalla di vacche Frisone allevata nell’azienda.

Davide è entrato nel grande silos dell’azienda per controllare il livello del mangime, ma Francesco si è accorto che qualcosa non andava per il verso giusto. Ha visto Davide accasciarsi ed è sceso per soccorrerlo. A quale punto il gas mortale sprigionato dalla fermentazione del mais ha asfissiato anche lui. È stato il padre ad estrarli dal silos, trascinarli sul tetto e tentare di rianimarli. Il cuore di Davide non è più ripartito, Francesco non ha più ripreso conoscenza.

Per giorni, in ospedale, nonostante le cure dei medici, non è stato registrato alcun miglioramento delle condizioni del ragazzo e domenica è stata dichiarata la morte.

La famiglia Gennero ha autorizzato l’espianto degli organi sul corpo del giovane, morto nel coraggioso gesto di salvare il fratello.

Davide e Francesco erano i due figli maschi più grandi della famiglia Gennero, e da qualche anno, dopo gli studi agrari, lavoravano con il padre e lo zio nella conduzione di un’azienda zootecnica modello. Riservato e pacato Francesco, esuberante e trascinatore Davide, attivo anche nel comitato frazionale. Due caratteri diversi, ma due fratelli molto uniti, accomunati ora da un terribile destino.

Cosa sia accaduto esattamente in quei momenti, potrà chiarirlo solo l’indagine dello Spresal. Sul caso la Procura di Cuneo ha aperto un’inchiesta e posto l’area sotto sequestro. Si dovrà accertare se i sistemi di sicurezza e di ventilazione presenti all’interno della struttura fossero funzionanti, o se c’è stato qualche guasto.