Don Gion: l’estate ragazzi è ancora tutta da decifrare

Don Gion: l’estate ragazzi è ancora tutta da decifrare
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Rispetto all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, tutta una serie di iniziative, quest’anno, rischiano di essere messe in discussione o comunque profondamente modificate.

È il caso delle attività estive per i ragazzi, quali ad esempio l’Estate ragazzi e i campi scuola in montagna, che vengono organizzate tutti gli anni dalle parrocchie e della diocesi.

Abbiamo chiesto a don Giovanni Banchio, don Gion (nella foto), sacerdote responsabile dell’Oratorio don Bosco di Saluzzo e della pastorale giovanile diocesana, di fornirci alcune indicazioni su come le diverse Vicarie diocesane stanno portando avanti il dialogo con i ragazzi e se si ha qualche notizia sullo svolgimento dei tradizionali eventi estivi.

«Dall'inizio di marzo – spiega don Gion - ogni parrocchia si è dovuta "inventare" nuove modalità, al fine di mantenere il collegamento con i ragazzi e i giovani. Come hanno fatto le scuole, così anche noi abbiamo attivato i canali social, nonché i gruppi esistenti di Whatsapp e Instagram, per interagire maggiormente con loro. Tramite questi strumenti – prosegue - si è continuato, sia pure con i limiti che impone la distanza e la "non presenza", a proporre il materiale per il catechismo per i ragazzi. Tramite collegamenti su piattaforme video, che permettono la presenza contemporanea di parecchie persone, parecchi animatori hanno fatto incontri settimanali con i giovani. Attraverso Facebook e anche tramite i giornali, abbiamo poi continuato a informare e inviare spunti di riflessione sul tema dell'Anno dei Giovani».

Continua, dunque, seppur a distanza e con qualche difficoltà, la formazione dei bambini e degli adolescenti nelle parrocchie.

Difficoltà e incertezze, che sono determinate anche dalle nuove regole emanate per la fase 2 e che impediscono la programmazione di lungo periodo di attività e appuntamenti diocesani e parrocchiali.

Afferma al riguardo don Gion: «La domanda di tante persone riguarda, in particolare le attività estive, le varie Estate Ragazzi, i campi scuola, proposte queste che la maggioranza delle parrocchie della diocesi realizza nel corso delle vacanze. Le disposizioni attuali del governo - osserva il responsabile della pastorale giovanile diocesana - non ci permettono di capire, tanto meno di programmare, qualcosa di concreto. La necessità di mantenere le distanze tra i ragazzi, di pensare attività e giochi in spazi appropriati, tali da assicurare la sicurezza ed evitare il contagio, rendono abbastanza complicato il normale schema di attività estive. Siamo in attesa delle direttive dei vescovi italiani in merito, poi valuteremo di conseguenza. Senza direttive - sottolinea - è impossibile procedere alla programmazione di qualsiasi attività anche perché Estate ragazzi e campi scuole erano tutte iniziative finalizzate oltre che alla formazione anche alla socializzazione».

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