Don Gion lascia l’oratorio per Dronero Rivoluzione-bis dei parroci in diocesi Il vescovo Bodo rimette mano agli incarichi: il vicario don Dalmasso a Sant’Agostino (e valle Bronda)
Esattamente due anni fa, ad appena un anno dal suo insediamento, il vescovo monsignor Cristiano Bodo aveva attuato quella che era apparsa come una vera e propria rivoluzione nel clero, con spostamenti di parroci ai quattro angoli della diocesi.
Giovedì scorso, in occasione della Messa Crismale, che non aveva potuto svolgersi nella Settimana Santa per via della pandemia, ha informato i sacerdoti di ulteriori cambiamenti che interessano nuovamente alcune tra le più importanti parrocchie.
Una decisione che, in qualche misura, rivede, corregge e tende ad ottimizzare le decisioni assunte nel 2018.
«Lo rendo noto in questa circostanza - ha detto il vescovo - perché sono convinto che nel presbiterio le gioie e le fatiche e quindi anche le novità che riguardano un singolo sacerdote non toccano solo lui ma tutta la chiesa locale».
Alcune si sono rese necessarie a seguito di novità subentrate, altre per modificare situazioni che hanno mostrato qualche difficoltà nella loro pratica applicazione.
Per quanto riguarda la città capoluogo di diocesi, Saluzzo, don Beppe Dalmasso, direttore della Caritas nonché vicario generale, assume in toto gli incarichi che erano stati di don Marco Testa prima che questi venisse chiamato dalla Cei a Verona alla direzione del Centro di formazione missionaria.
Don Dalmasso diventa dunque parroco di Sant’Agostino, dopo il periodo di reggenza affidato a mons. Oreste Franco. Insieme a questa, si occuperà anche delle parrocchie della valle Bronda, Castellar, Pagno e Brondello, coadiuvato da don Giuseppe Audisio e da don Giovanni Barbero, che lascia Lagnasco.
Sempre per quel che riguarda Saluzzo, don Silvio Eandi, parroco di Maria Ausiliatrice, seguirà anche Cervignasco e Via dei Romani, parrocchie che prima erano state associate a Scarnafigi. Sarà coadiuvato da don Domenico Ardusso e da don Mario Ruatta, ex parroco di Cavour.
Don Claudio Lerda aggiunge alle parrocchie di Scarnafigi, Villanova Solaro e Torre San Giorgio anche Ruffia. Al suo fianco l’ex parroco di Cervignasco don Lorenzo Sapino.
A Lagnasco, al posto di don Giovanni Barbero, che ha superato i 75 anni, arriva da Sampeyre don Ettore Signorile, che continuerà ad essere contestualmente vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico interdiocesano del Piemonte.
Lasciano con don Signorile il capoluogo della valle Varaita anche don Marco Casalis e don Carlo Vagge. Il primo andrà a Piasco e Rossana con don Paolo Gerardi. Il secondo a Bagnolo con don Osvaldo Malerba.
Don Piermario Brignone lascia la parrocchia di San Pietro in Vincoli di Bagnolo per Sampeyre, affiancato da don Silvio Sartore, finora impegnato nelle chiese di pianura con don Lerda. A collaborare con loro per Sampeyre e l’alta valle Varaita l’anziano ex parroco di Frassino e Melle don Filippo Brunofranco.
Lascia la bassa valle Varaita don Stefano Mastrippolito, il prete più social del Saluzzese, per andare a Barge a fianco di don Andrea Borello, che subentra nella guida della parrocchia del capoluogo dell’Infernotto a don Mario Peirano, che lascia per sopraggiunti limiti di età. A coadiuvarli don Giuseppe Bertinetto.
Uno degli spostamenti che ha destato più clamore è indubbiamente quello di don Giovanni Banchio, don Gion, responsabile della pastorale giovanile, il prete che in questi anni ha guidato l’OdB, l’oratorio cittadino don Bosco.
Don Gion viene nominato parroco di Dronero, Monastero, Tetti e Cartignano, mentre l’attuale parroco, don Graziano Einaudi, si occuperà dell’alta valle, a partire da San Damiano Macra e avrà come collaboratori don Antonio Audisio e don Enrico Minotti.
Il vescovo non ha al momento ancora dato indicazioni sul futuro dell’OdB.
Ad oggi non è dato sapere se l’oratorio sarà affidato unicamente alle suore salesiane oppure se verrà incaricato anche un sacerdote. Le ipotesi sono quelle di due giovani preti: don Dario Ruà, che attualmente è però impegnato in studi teologici a Roma, o don Marco Tallone, attuale curato a Busca, che qui aveva già prestato servizio agli inizi del suo ministero.
Bodo ha nominato anche i responsabili di due uffici diocesani: don Mariano Tallone, parroco di Revello, sarà l’assistente ecclesiastico della Coltivatori Diretti, mentre per la pastorale sociale e del lavoro è stato designato un laico, l’imprenditore buschese Fausto Rinaudo.
Tutte le nomine diverranno operative in autunno.