Don Mario Ruatta il cuore sotto la Rocca

Don Mario Ruatta il cuore sotto la Rocca
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Quando nel 1988 fu chiamato a Cavour per raccogliere l’eredità spirituale di don Mario Amore, curato per 37 anni ai piedi della Rocca, don Mario Ruatta ricevette un compito arduo. Originario di Costigliole Saluzzo, già parroco a Foresto di Cavallermaggiore e poi a Racconigi, impiegò poco tempo per conquistare i cavouresi, grazie alla sua energia, alle sue iniziative, alla voglia di coinvolgere attorno a sé le famiglie e i giovani.

Nel 2015, quando, raggiunta l’età pensionabile, lasciò Cavour controvoglia, su disposizione dell’arcivescovo di Torino, Cavour gli tributò un grande abbraccio.

Ancora oggi, ogni volta che ne aveva occasione, don Mario tornava a Cavour, per salutare le tantissime famiglie che non mancavano di invitarlo.

La scorsa settimana, l’anziano parroco (aveva 81 anni), era stato ricoverato nel reparto Covid dell’ospedale Agnelli di Pinerolo, per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute dopo il contagio. È mancato domenica pomeriggio, lasciando un grande vuoto nella comunità.

Fin dai primi anni a Cavour, don Ruatta seppe compattare attorno alla parrocchia la comunità locale, rilanciando il ruolo dell’oratorio parrocchiale, dando vita a iniziative dedicate ai giovani, coinvolgendo le famiglie nell’attività parrocchiale. Importante anche il suo ruolo nel recupero e rilancio dell’abbazia di Santa Maria, oggi uno dei gioielli artistici del paese. Tantissime le opere e i progetti promossi dal sacerdote, come le vie crucis e i momenti di preghiera all’interno delle case del paese, o nei locali pubblici come ad esempio i bar, oppure i giornali informativi realizzati dalla parrocchia.

Ha lavorato tanto con le missioni, mantenendo un legame continuo soprattutto con il Sudamerica e l’Africa. Profondo conoscitore degli ambienti romani, sapeva invitare ospiti importanti ai piedi della Rocca, cardinali e vescovi da ogni angolo del mondo. E indimenticabili sono le gite, da lui organizzate, proprio a Roma, dove sapeva aprire le porte ai suoi concittadini cavouresi alle stanze più “segrete” del Vaticano.

Superata la soglia dei 75  anni, sarebbe rimasto a Cavour per dedicarsi alle frazioni e al santuario di Cantogno, ma, nel 2015, il vescovo di Torino ha deciso diversamente. Rientrato nella diocesi di Saluzzo, in questi ultimi anni si è messo a disposizione delle comunità dove c’era bisogno di un sacerdote. Ha collaborato anche con il Santuario di Valmala. Nel 2017 era stato nominato collaboratore delle parrocchie della pianura saluzzese.

I funerali si svolgono mercoledì alle 14,30  nella parrocchia di Cervignasco. Dalle 10  alle 13,30 di mercoledì,  la salma di don Mario sosta nella chiesa  parrocchiale di Cavour dove il Comune ha proclamato il lutto cittadino.

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