Due condanne per l’abuso edilizio di via Garibaldi

Due condanne per l’abuso edilizio di via Garibaldi
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Un mese di reclusione ed oltre 5 mila euro di ammenda. È la sanzione comminata dal tribunale di Cuneo per D.L. e G.D., entrambi difesi dagli avvocati Antonio Morone e Adele Sangrigoli, parzialmente condannati per gli abusi edilizi sul cantiere di via Garibaldi, cioè l’ampliamento e la sopraelevazione dei un ex studio da geometra. La pena è stata sospesa per la condizionale.

Sono andati alla sbarra la proprietaria del sito e il responsabile dell’impresa edile. Due i capi di imputazione di cui erano chiamati a rispondere. Il primo era relativo ai lavori non conformi al permesso di costruire del 2012, poi oggetto di varianti e prorogato. Per questo sono stati assolti, perché il fatto non sussiste. La parziale condanna, invece, è arrivata per aver dato inizio al cantiere oltre la scadenza del termine del permesso.

Nell’indagine e nel processo erano implicati anche il direttore dei lavori Carlo Pederzani, che mesi fa aveva scelto un rito alternativo ed è stato assolto, e l’ex sindaco Mario Guasti, la cui posizione era stata stralciata e poi archiviata definitivamente.

L’area di via Garibaldi è stata dissequestrata, ma è difficile immaginare una ripresa dell’attività edilizia in temi stretti perché sull’area grava ancora un contenzioso amministrativo, in attesa di un pronunciamento del Tar.

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