Elva, tutti contro il sindaco: decade il Consiglio Arriva il commissario: è la buschese Bergia

Elva, tutti contro il sindaco: decade il Consiglio Arriva il commissario: è la buschese Bergia
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Decade il consiglio comunale, arriva il commissario prefettizio Claudia Bergia, originaria di Busca. Un rovesciamento “pilotato”, per poter approfittare della finestra elettorale che si apre a fine settembre con alcune elezioni regionali.

Un vero e proprio ribaltone: sei consiglieri comunali (quattro di maggioranza, due di minoranza) hanno rassegnato le dimissioni giovedì seguiti dal sindaco, Mario Fulcheri, che l’indomani ha comunicato lo scioglimento dell’assemblea alla Prefettura.

È un “deja vu” per il paese: un commissario aveva condotto il paese per un anno già nel 2017, quando nessuno si era presentato alle elezioni amministrative.

Nel giugno 2018 fu eletto sindaco Fulcheri, 67 anni, antiquario di Cuneo, capolista di “Uniti per Elva”, che vinse con il 53,6% sull’altro candidato Dario Falcone, che sembra intenzionato a candidarsi alla tornata di settembre.

Dopo un periodo di pace e qualche interessante progetto di rilancio turistico è arrivata la doccia fredda: Giulio Rinaudo, Bruna Mattalia, Lorenza Bruna Rosso e Cristian Bruna Rosso per la maggioranza, Dario Falcone e Laura Lacopo (ex sindaco) per l’opposizione hanno contestato, con le loro dimissioni, la cattiva gestione dell’affaire “La Butego” da parte del primo cittadino, accusandolo di prendere decisioni unilaterali senza confronto.

L’emporio, situato nella Casa della Meridiana, di proprietà comunale, è stato gestito per 11 anni da una giovane coppia di cuneesi, che si erano trasferiti a Elva e curavano anche il vicino “Museo dei Pels”.

Il sindaco avrebbe chiesto ai gestori di pagare 2.800 euro di corrente elettrica arretrata e, nel nuovo contratto, tolto la gestione del Museo. Condizioni inaccettabili per la coppia, apprezzata dai dimissionari anche per l’impegno profuso durante la pandemia per rifornire il paese.

Il sindaco Fulcheri chiarisce: «Oltre agli arretrati della luce, non si può concedere in comodato d’uso gratuito il negozio e si doveva fare un contratto di gestione separata del Museo e del centro di stagionatura formaggi. Operazioni che forse risulteranno più agevoli in presenza di un commissario».

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