Envie piange “Genio” Chialvo
Il coronavirus si è portato via la scorsa settimana una delle personalità più conosciute del paese, un uomo dal cuore grande: Eugenio Chialvo. Lunedì Envie gli ha dato l’ultimo saluto. Aveva 68 anni. Ora la sua salma riposa nel cimitero del paese.
Per tutti “Genio” era uno dei “senatori” della donazione di sangue ai piedi del Mombracco: sedeva nel direttivo del Gasm, Gruppo autonomo sangue Mombracco, di cui è stato anche vicepresidente, e non perdeva occasione per fare proselitismo di questa fondamentale opera di volontariato, in cui credeva convintamente. Come donatore era stato insignito della Croce d'oro per aver superato le 100 donazioni
Aveva lavorato una vita alla Pezzolato, seguendo tutto il percorso di crescita dell’importante azienda di macchinari agricoli e taglialegna. Qui si era ritagliato uno spazio importante, diventando un punto di riferimento per la dirigenza e mentore per le giovani leve.
Tra le sue passioni, la montagna: era uno dei maggiori esperti del Monte Bracco. Fu tra coloro che più contribuirono alla scoperta delle incisioni rupestri sul versante enviese e alla valorizzazione dei sentieri per scoprirne i tesori. Si è sempre dato da fare all’interno dell'associazionismo locale: è stato uno dei fondatori dell’Argic, collaborando al Palio dei cantoni e alla Camminata alla Trappa. Fu inoltre tra gli organizzatori della “Mangia a schancun” e della Festa della Croce (vedi ricordo in basso). Data la conoscenza del territorio, d’autunno si trasformava anche in un fenomenale “fungaiolo”.
“Genio” Chialvo amava giovare a calciobalilla con gli amici e nel suo petto batteva un cuore bianconero: fede calcistica che non aveva mai cambiato.
Lascia la moglie Rosanna, la figlia Manuela e il figlio Andrea.