Era nato nel 1777 a costigliole saluzzo Michele Regis, l’audace capitano che finì a combattere in Spagna

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Michele Regis nacque a Costigliole il 22 dicembre 1777 in una famiglia di commercianti. Arruolato nei Cacciatori piemontesi di Napoleone, nonostante la sua bravura e audacia, non andò per dieci anni oltre il grado di tenente, perché, fedele agli ideali della rivoluzione, in un referendum aveva votato contro l’autoproclamazione del Bonaparte a imperatore.

Carico di ferite e congedato come capitano, esitò a entrare nell’esercito piemontese, in quanto come tutti gli ex ufficiali di Napoleone avrebbe dovuto accettare il declassamento di grado. Al comando della brigata Savoia nel marzo del 1821, diede il suo contributo alla sollevazione, favorendo la conquista della cittadella di Alessandria. Santorre di Santarosa lo nominò maggior generale e in tale ruolo si scontrò a Novara con i generali La Tour e Bubna.

Dopo la sconfitta, condannato a morte, riparò in Spagna, dove combatté come semplice soldato di cavalleria contro i francesi, che la Santa Alleanza aveva inviato contro i costituzionali. Preso prigioniero e mandato anche lui al di qua dei Pirenei, collaborò con i mazziniani, ma non partecipò all’invasione della Savoia.

Nel 1842 approfittò dell’amnistia di Carlo Alberto per rientrare in Piemonte. Ebbe ancora qualche comando stanziale, prima di morire nel 1853 a Saluzzo.

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