Eraldo, l’amico di tutti

Eraldo, l’amico di tutti
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Sabato 29 febbraio si è spento d’improvviso, alla casa di riposo di Moretta, Eraldo Perotti, 56 anni.

Il manifesto funebre recita: «Ne danno il triste annuncio gli amici di Moretta». Perchè Eraldo era proprio l’amico di tutti, tutti lo coccolavano e lui si sentiva amato da tutti. Negli ultimi giorni Eraldo era particolarmente felice di aver raggiunto la pensione dopo tanti anni di attività al Centro di lavoro protetto, prima a Saluzzo e poi a Casalgrasso che lui raggiungeva ogni giorno con il pullman di linea.

«La figura di Eraldo merita alcune considerazioni - racconta l’ex sindaco Mario Piovano -. In primo luogo l’abnegazione del papà Giacinto, il macellaio “Cintu” che ha dedicato tutta la sua esistenza formando Eraldo a essere il più possibile autonomo nonostante il suo handicap. Le persone anziane di Moretta, davanti al manifesto funebre, avevano un solo commento: Eraldo nella sua disgrazia ha avuto una fortuna, un papà eccezionale che con grande amore gli ha insegnato le cose pratiche della vita quotidiana. Cintu portava Eraldo con sé sempre e con gentilezza e pazienza gli spiegava le singole cose, anche le più banali, dandogli la giusta dignità».

«La seconda considerazione - prosegue Piovano - è la protezione sociale spontanea che la comunità di un paese può dare. Eraldo era figlio e amico di tutti. Lui era orgoglioso di sfilare con la banda musicale, di essere a suo modo protagonista della cantoria parrocchiale, di considerarsi dirigente del Moretta Calcio, di dirigere i musici durante le feste di compleanno a Villa Loreto. E tutti gli lasciavano quei piccoli spazi che lo facevano sentire perfettamente inserito nella comunità morettese e nel contempo, se lo vedevano girare per il paese otre una certa ora, non esitavano a prenderlo a braccetto per accompagnarlo alla casa di riposo».

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