Festa della vita ridotta quest’anno alla casa madre Cenacolo a porte chiuse Musical da Medjugorje hrgerhg khkjh

“Dico a te, alzati” è il titolo della Festa della Vita 2020 che si terrà da giovedì 16 a domenica 19 luglio. Vista la situazione di emergenza sanitaria, non potranno partecipare le migliaia di persone provenienti dalle 71 comunità del Cenacolo in tutto il mondo. Ma non sarà solo una festa virtuale. La comunità di Saluzzo farà da “cabina di regia”.

Il 16 luglio 1983, festa della Madonna del Carmine, Madre Elvira saliva sulla collina di San Lorenzo con le chiavi di quella che sarebbe divenuta la Casa Madre. Da quel giorno è nata la Comunità Cenacolo che dal 1993 ogni anno celebra la sua ricorrenza con la grande Festa della Vita.

Don Stefano Aragno, padre spirituale della Comunità: «Abbiamo cercato di ricostruire i tasselli della Festa della vita tradizionale anche sa sarà a distanza. Potranno partecipare le persone che fanno parte delle comunità locali, i ragazzi delle comunità di Saluzzo e del circondario e le persone accolte. Saremo collegati via social con le comunità sparse nel mondo. Abbiamo cercato - spiega padre Stefano - di rispettare il programma giornaliero della festa e trasformarlo in modalità online, mantenendo le date previste. Dalla prossima settimana si apriranno le iscrizioni e verrà inviato via mail il pass per fare in modo che, anche se non presenti, i partecipanti si possano sentire il più possibile presenti alla festa».

Ci sarà la possibilità di interazione da parte delle persone collegate da casa: potranno portare la loro testimonianza, con l’invio di messaggi scritti o disegni.

Con l’ausilio di alcune ragazze della comunità sarà proposta l’animazione per i bambini sul modello del “Baby ranch” degli anni passati, per intrattenere i più piccoli da casa mentre i genitori seguono la parte di catechesi.

Non mancherà il recital trasmesso dalla comunità di Medjugorje dove saranno effettuate le riprese.

Si potranno anche acquistare i beni prodotti nelle comunità grazie alla Cooperativa “Eccomi” tramite un apposito sito. In vendita ci saranno anche le mascherine realizzate dai ragazzi della comunità con materiale certificato. “Eccomi” nasce come possibilità di lavoro delle famiglie che vivono in comunità e anche come possibile sbocco lavorativo per i ragazzi di educazione al lavoro. Il sito è eccomi.coop.