Flashmob di protesta dei centri diurni
Gli 11 centri diurni della provincia di Cuneo si danno appuntamento giovedì 29 ottobre al Filatoio di Caraglio per un flash-mob di protesta finalizzato ad esprimere il disagio per non essere mai stati presi in considerazione dalle istituzioni, nonostante le molteplici richieste di incontro e di confronto sui temi assistenziali più stringenti.
«Nel nostro circuito sono coinvolte 182 famiglie, cui si devono aggiungere gli ospiti di alcune residenze assistenziali che hanno sperimentato e ancora sperimentano, al pari nostro, l'isolamento e la disattenzione di chi di dovere» dicono i promotori, denunciando otto mesi di mancate risposte.
«Settimane percepite come eterne, sempre in bilico, senza prospettive. Il nuovo Dpcm ci fa temere che avremo sempre di meno, che l'apertura dei centri o non avverrà o sarà sempre più a singhiozzo. Per questo abbiamo scelto di scendere in piazza e manifestare pubblicamente».
Giovedì al Filatoio ci si raduna all'aperto, nel cortile interno, mettendo in pratica tutte le misure anti-covid. Chiariscono gli organizzatori: «L’evento durerà circa mezz’ora, leggeremo un testo concordato tra i rappresentanti, che chiederemo ai presenti di sottoscrivere. Sia chiaro, sarà una manifestazione pacifica: non siamo rivoltosi, non solleviamo masse e non intendiamo essere strumentalizzati».
E concludono: «Più che una protesta sarà una proposta per continuare a credere che collaborazione e solidarietà reciproca sono l'unica carta vincente per l'umanità e il pianeta».