Fossano si schiera con Saluzzo Rubiolo resta presidente Csea consorzio rifiuti In assemblea scontro verbale tra Calderoni e Sarcinelli, che ritira la candidatura Arnolfo

Fossano si schiera con Saluzzo Rubiolo resta presidente Csea consorzio rifiuti In assemblea scontro verbale tra Calderoni e Sarcinelli, che ritira la candidatura Arnolfo
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Alla fine il duello tra Fulvio Rubiolo e Nando Arnolfo per la guida del consorzio rifiuti non c’è stato perché quest’ultimo ha ritirato la propria candidatura chiamandosi fuori dalla partita.

Il geometra Fulvio Rubiolo è stato dunque riconfermato alla guida di Csea, il consorzio al quale aderiscono 52 Comuni dell’area saluzzese, saviglianese e fossanese.

Insieme a lui, come componenti il cda, Mario Barale (Fossano), Giovenale Bergesio (Savigliano), Giuseppe Milli (Racconigi) e Massimo Colombero (Costigliole).

Rubiolo è al suo terzo mandato consecutivo, mentre il consiglio di amministrazione risulta completamente rinnovato.

Questa la conclusione cui è giunta l’assemblea dei sindaci, presieduta dalla sindaca di Barge, Piera Comba, riunitasi martedì della scorsa settimana nel municipio di Saluzzo, dopo circa due ore di discussione, a tratti surreale.

Regista dell’operazione il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni, il quale, in apertura di seduta, aveva proposto di ampliare il numero dei componenti il cda, portandolo da 5 a 6.

A tentare di confutare la sua proposta i sindaci di Villafalletto, Pino Sarcinelli, e di Racconigi, Valerio Oderda.

Sul tavolo c’erano due nomi per il vertice, il presidente uscente Fulvio Rubiolo e il medico veterinario Nando Arnolfo, proposto dal sindaco di Villafalletto, Sarcinelli.

L’ampliamento del cda ha suscitato un serrato confronto, non senza risvolti polemici, fin quando ha preso la parola il vicesindaco di Fossano, Giacomo Pellegrino, il quale, sostenendo che i risultati ottenuti dal cda uscente erano ampiamente soddisfacenti, si dichiarava – a sorpresa - a favore di una riconferma del presidente.

La sorpresa è derivata dal fatto che i pronostici della vigilia indicavano l’amministrazione fossanese più propensa ad Arnolfo che a Rubiolo.

A quel punto si è capito che l’asse tra il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni e il suo collega di Fossano, Dario Tallone, decretava la fine della partita.

Il fatto che l’amministrazione fossanese avesse seduti tra i banchi sia il sindaco di Fossano (Lega) che il vicesindaco (Forza Italia) ha indotto il sindaco di Revello, Daniele Mattio, a chiedere chiarimenti alla presidenza.

Va comunque detto che Tallone non ha mai preso la parola lasciando che a intervenire fosse sempre e solo Pellegrino.

Votandosi per “quote”, in base cioè alla popolazione dei Comuni, si è avuta in quel momento la certezza che qualsiasi ulteriore schermaglia sarebbe risultata irrilevante.

È stata chiesta una sospensione per capire il da farsi, sia rispetto all’ampliamento del cda, sia rispetto ad un eventuale rinvio dell’assemblea.

Alla ripresa dei lavori e dopo vari interventi, Sarcinelli ha comunicato il ritiro della candidatura alla presidenza di Arnolfo, che Calderoni avrebbe voluto consigliere ma non presidente.

Il sindaco di Saluzzo, a quel punto, ha a sua volta revocato la proposta di ampliamento del cda.

Considerato che in mattinata era avvenuto il ritiro dei due candidati proposti da Villafalletto per il cda, Marco Massimino e Francesco Mariano, la risultante votazione è stata nulla più che una presa d’atto.

Mentre i sindaci di Monasterolo di Savigliano, Ruffia, Martiniana Po e Villanova Solaro abbandonavano la riunione, si procedeva alla riconferma di Rubiolo, rimasto l’unico candidato in corsa per la presidenza e all’insediamento del nuovo cda.

L’aspetto più singolare è stata indubbiamente l’inedita alleanza - scaturita non si è capito sulla base di quale intesa (probabile la vicepresidenza per il fossanese Barale) - tra il sindaco Pd di Saluzzo e quello leghista di Fossano, Dario Tallone.

A farne le spese il collega di Savigliano, Giulio Ambroggio, insieme a quello di Racconigi, Valerio Oderda, e ai sindaci di Octavia, l’associazione dei Comuni della pianura saluzzese e saviglianese.

Il nuovo consiglio di amministrazione dovrà ora cercare di ricomporre la spaccatura apertasi durante l’assemblea.

Non sarà facile superare il clima di reciproca diffidenza determinatosi tra le amministrazioni dopo la prova muscolare messa in atto da Calderoni.

Rubiolo, facendo leva sulla sua decennale esperienza, dovrà mettercela tutta per ristabilire un clima di collaborazione tra gli oltre 50 Comuni.

Ad essere sul piede di guerra, in primis il sindaco di Villafalletto, Comune sede di impianto di trattamento rifiuti e di discarica, che verosimilmente ora alzerà il prezzo.

Curioso che nelle oltre due ore di dibattito che hanno caratterizzato l’assemblea, non sia stato fatto alcun cenno ai tanti problemi che sono sul tavolo e si sia esclusivamente discusso di assetti di potere interno.

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