Fra’ Andrea Nico Grossi: «In Caritas sono pronto ad aiutare gli ultimi»
Fra’ Andrea Nico Grossi dal 16 settembre è entrato a fare parte della comunità di San Bernardino e affiancherà padre Giuliano Selti e l’economo fra Giuseppe Bussone. E’ originario di Poviglio, paese in provincia di Reggio Emilia (che, come spiega lui stesso, per meglio localizzarlo, è vicino a Brescello noto per le vicende di Peppone e don Camillo scritte da Guareschi), dove è nato l’11 settembre 1969.
È entrato in convento dei frati francescani 25 anni fa ed ha festeggiato i 19 anni di sacerdozio il 16 settembre. Proviene dal convento dell'Annunziata di Parma dove è stato sette anni come padre guardiano. Qui, fino ad agosto, ha cucinato e gestito la mensa per i poveri dove viene distribuito giornalmente il cibo a circa 180.
«Io mi occupavo della distribuzione dei pasti agli indigenti. Abbiamo sempre proseguito, non senza difficoltà, anche nel periodo del lockdown in questa missione. La comunità della Santissima Annunziata è conosciuta a Parma per le offerte di carità sia con la distribuzione dei pasti che con l’accoglienza abitativa dei senzatetto. In convento avevamo dieci camere per ospitarli e organizzavo io l’accoglienza».
«Secondo me la vera forza della chiesa -spiega fra’ Andrea - è il rapporto con i laici ma anche i non praticanti. Durante il lockdown ho potuto continuare il servizio ai poveri grazie a volontari laici senza i quali non sarebbe stato possibile gestire tutte le persone che venivano alla mensa». Vista la sua esperienza con i bisognosi e gli “ultimi” padre Grossi collaborerà con la Caritas diocesana di Saluzzo oltre che con la parrocchia di San Bernardino.
«Ho lavorato molto con i giovani negli oratori. Non conoscevo Saluzzo e sono proprio i ragazzi della mia parrocchia che mi hanno aiutato a scoprire le sue bellezze artistiche in un video ripreso qui in città, che era stato trasmesso in un programma sui borghi più belli d’Italia».